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Cronaca Pagnacco / Via Colugna

Omicidio di Silvia Gobbato: stava correndo assieme a Giorgio Ortis

La ragazza, uccisa con una decina di coltellate, stava facendo jogging assieme al figlio dell'avvocato Gianni Ortis, ex candidato alla carica di sindaco a Udine e dominus della ragazza. Sulla scena del delitto in arrivo i RIS di Parma

Silvia Gobbato stava facendo jogging con Giorgio Ortis, figlio dell'avvocato Gianni Ortis, suo dominus durante il praticantato legale.  L'amico ha dichiarato di aver allungato il passo e di averla persa di vista dopodiché, non essendo raggiunto dalla giovane, ha deciso di tornare indietro. Nel corso del tragitto inverso ha trovato un passante, che gli ha comunicato di avere trovato il corpo della ragazza a qualche metro dalla strada bianca. Sul corpo della giovane una decina di coltellate,  inferte in particolare sull'addome e sul dorso. E' stata ritrovata supina. Gli investigatori, coordinati dal PM Marco Panzeri, hanno sentito nella caserma del comando provinciale dei carbinieri di viale Trieste sia Giorgio Ortis che l'uomo che ha rinvenuto il cadavere.

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L'ARRIVO DEI RIS. Sul luogo del delitto si sta cercando l'arma. Gli uomini dei carabinieri stanno passando al setaccio la zona con il metal detector, alla ricerca del coltello usato per colpire la vittima. In elicottero da Parma sono arrivati anche i RIS.

Omicidio Gobbato: le foto della scena del delitto © DG

GIANNI ORTIS, ''SONO SCONVOLTO''. Sono queste le prime parole pronunciate dall'avvocato udinese Gianni Ortis, noto per essere stato in passato anche candidato sindaco della città, presso il cui studio legale la giovane donna uccisa a Udine aveva completato il praticantato. ''Era una ragazza bravissima - ha dichiarato all'agenzia ANSA - dolcissima. Quello che è successo è qualcosa di assolutamente inspiegabile. Aveva superato lo scritto dell'esame di avvocato con successo, era risultata seconda tra tutti i candidati della Corte d'Appello di Trieste. Doveva fare l'orale il 7 ottobre''. Nello studio legale la giovane aveva fatto amicizia con il figlio dell'avvocato, anche lui praticante, che le aveva trasmesso la passione per il jogging. Entrambi facevano parte del gruppo marciatori udinesi. Spesso, come è accaduto oggi, andavano a correre insieme. L'ippovia del Cormor era uno dei tratti che percorrevano per tenersi in allenamento, come fanno molti appassionati di corsa della zona udinese, in una zona molto frequentata. Probabilmente quando si è verificata la tragedia i due avevano quasi terminato il percorso. Il ragazzo, come spesso capitava, era andato avanti, con il suo passo. Poi si era fermato ad aspettarla, ma non vedendola arrivare è tornato indietro a cercarla e ha incontrato un altro passante che gli ha riferito di aver trovato un cadavere. I due uomini hanno quindi dato l'allarme. Entrambi sono stati a lungo sentiti dagli inquirenti come persone informate sui fatti.

HONSELL, "CITTA' SGOMENTA". “Appresa la tremenda notizia esprimo il mio sgomento a nome della città e tutta la nostra vicinanza alla famiglia della vittima. Il fatto che questa violenza colpisca nuovamente una donna è motivo di ulteriore profondissimo dolore e preoccupazione. Siamo di fronte a una società che uccide se stessa”. Il sindaco di Udine, Furio Honsell, commenta così l’omicidio della giovane donna avvenuto oggi 17 settembre lungo l’ippovia che dal capoluogo friulano conduce a Buja.

DEL TORRE, "MAI PIU' FATTI SIMILI". Sgomento e preoccupazione vengono anche dall’assessore alle Pari Opportunità, Cinzia Del Torre, che sottolinea come “questo tragico fatto accada proprio il giorno precedente alla firma di un importante protocollo contro la violenza sulle donne, in programma domani in Prefettura. Dobbiamo continuare a lavorare affinché mai altri fatti simili si possano verificare nel nostro territorio”.

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