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I dati sul turismo in Friuli Venezia Giulia

Oltre 10 milioni di turisti in regione nel 2023, Fedriga: "Dobbiamo aumentare ricettività e servizi"

I numeri delle presenze parlano di un comparto in grande stato di salute. Positivi anche i dati relativi alla stagione invernale

Un totale di 10 milioni e 62mila presenze. È il numero che testimonia l'andamento del turismo in Friuli Venezia Giulia nel 2023. Un dato "ottimo" per il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, che oggi, assieme all'assessore competente Sergio Emidio Bini, ha svelato i numeri del comparto per quello che riguarda l'anno passato, fornendo pure delle cifre sulla stagione invernale che sta chiudendo i battenti in questi giorni.

Numeri positivi in tutti i settori

Il numero complessivo delle visite ci dice che c'è stato un aumento di visitatori del 6,9% rispetto al 2022 e del 10,6% rispetto al 2019. Gli stranieri sono cresciuti dell'11,3%, gli italiani dell'1,3%. Nelle città le presenze sono cresciute del 14,4%, raggiungendo quota quasi 2 milioni. Nel dettaglio, a crescere di più è stata Trieste con il +16,9%, seguono Gorizia con il +12,8%, Udine con il +10,3% e Pordenone con il +5,5%. Le presenze al mare sono aumentate del 2,3%, quelle in montagna del 15,6%. Tra gli stranieri è salita soprattutto la percentuale di turisti provenienti dall'Ungheria con un +38,2%. A seguire, gli arrivi da Regno Unito (+30,3%), Repubblica Ceca (23,4%), Polonia (29,2%), Slovacchia (+23,2%), Stati Uniti (+18,8%). Sulle presenze hanno inciso anche le nuove rotte che arrivano e partono dal Trieste Airport. Il volo da e per Barcellona ha portato a un aumento di arrivi dalla Spagna (+24,2%), quello da e per Dublino dall'Irlanda (+97,2%). In generale le presenze dall'Est Europa sono aumentate del 28,6%, quelle del mercato tedesco del 2,9%.

La forza della "programmazione"

"Abbiamo messo in campo politiche di programmazione sul lungo periodo che ci stanno premiando – ha detto Fedriga –. Nonostante una stagione invernale difficile dal punto di vista meteorologico, i dati ci dicono che il Friuli Venezia Giulia è cresciuto a differenza di altri territori italiani. Questo è frutto delle nostre attività promozionali, degli investimenti a favore delle strutture ricettive del settore privato e dei nuovi collegamenti internazionali che abbiamo sostenuto con convinzione". Il numero uno del governo regionale guarda in prospettiva.

Obiettivo Stati Uniti e Giappone

"L'attivazione il prossimo anno di molteplici nuovi collegamenti europei metterà inoltre le persone nelle condizioni di scegliere la nostra regione come meta turistica". "Stiamo poi continuando a lavorare sulla promozione a livello nazionale e internazionale utilizzando prestigiosi media europei come il Times e partecipando a importanti eventi di settore. Grazie alla partnership con la National Italian American Foundation il Friuli Venezia Giulia – ha aggiunto il governatore – sarà presente anche negli Stati Uniti e, nel 2025, all'Expo di Osaka in Giappone proprio per far conoscere la nostra regione".

La montagna

Le località montane, solo nel 2023, hanno fatto registrare un +15,6% di presenze turistiche rispetto all'anno precedente. Guardando invece all'ultima stagione invernale – da dicembre 2023 a febbraio 2024 – la crescita è stata del +5,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. "Abbiamo confermato – ha spiegato l'assessore Bini – il trend di crescita avviato già a partire dalla stagione 2018/2019". Nell'arco di cinque stagioni – non conteggiata quella sospesa a causa della pandemia – gli impianti sciistici complessivamente hanno visto crescere gli ingressi del +7,8% e nel dettaglio: Sappada-Forni Avoltri +10,8%, Piancavallo +0,9%, Forni di Sopra-Sauris +0,7%, Ravascletto-Zoncolan +10,1%, Tarvisio +12,6% e Sella Nevea +4%. I primi ingressi nei poli sciistici registrati al 26 marzo sono stati 815.523, gli incassi di oltre 15,4 milioni di euro. "Spero che i grandi investitori del ricettivo possano scegliere il Friuli Venezia Giulia: dobbiamo aumentare la disponibilità ricettiva e di servizi", ha sottolineato il presidente Fedriga. 

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