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Incendi in regione: preoccupa la soglia delle polveri sottili nell'aria

Legambiente Fvg propone un monitoraggio diffuso delle polveri sottili attraverso centraline sul territorio

Gli incendi boschivi di queste ultime settimane hanno liberato grandi quantità di polveri sottili, che si sono spostate e deposte a seconda del regime dei venti e dell’orografia dei luoghi e che in alcune giornate le emissioni di PM 10 e PM 2.5 hanno raggiunto importanti picchi, ben superiori ai limiti di legge, soprattutto a Gorizia, Monfalcone e Trieste.

Polveri sottili sopra la soglia critica anche a Udine

"È pertanto urgente intervenire sul fronte della prevenzione per ridurre i rischi per la salute e la vulnerabilità dell'ambiente naturale e edificato. Uno degli effetti collaterali dagli incendi è il peggioramento della qualità dell’aria e risultano pertanto importanti le modalità di una tempestiva comunicazione alla popolazione dei rischi e delle misure di emergenza connesse", si legge in una nota diramata da Legambiente, che da tempo utilizza la piattaforma di citizen science Luftdaten per il monitoraggio delle polveri sottili, nelle attività con le scuole e non solo (progetto Genki).

Come funzionano le centraline

Le centraline, dal costo modesto, restituiscono il dato delle polveri sottili in tempo reale, visibile a tutti in rete, con i dati orari, giornalieri e settimanali, i grafici correlati e con una archiviazione degli stessi negli ultimi 12 mesi. I sensori vanno ad integrare la rete ufficiale Arpa Fvg, in quanto producono dati non validati (ma confrontabili con quelli ufficiali), e possono essere diffusi sul territorio in numero illimitato, mentre le centraline ufficiali sono presenti in numero molto limitato, stabilito per legge. "Per questo le centraline a basso costo possono essere di ausilio per monitorare la qualità delle polveri sottili anche durante eventi di questa natura, in quanto i dati sono immediatamente disponibili al pubblico", continua la nota degli ambientalisti. L’associazione ne parlerà in un prossimo incontro con l’Arpa stessa. Attualmente in regione sono presenti una trentina di centraline a basso costo, distribuite nelle quattro ex province. Per visualizzare la mappa con i dati basta andare in rete all'indirizzo https://sensor.community/it/ e poi cliccare sulla località desiderata e sul singolo sensore, per vedere il grafico dell'andamento delle emissioni nelle ultime 24 ore. 

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