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Flussi migratori in aumento e la gestione "scaricabarile"

"Con decisione diventa sempre più necessario potenziare in modo importante la presenza delle forze di Polizia sul confine nord orientale mettendoli nelle migliori condizioni per operare", dichiara il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli

Prima la struttura di viale XXIII Marzo di Udine, poi il Civiform di Cividale. Luoghi dove vengono accolti minori stranieri non accompagnati e che, ciclicamente, diventano centri dove il disagio si accumula, invece che affievolirsi. E che diventano i capri espiatori perfetti per giustificare la difficoltà di un fenomeno ancora inquadrato come emergenziale, quello migratorio.

In Italia

Mentre inizia nel porto di Brindisi lo sbarco di 168 migranti che la nave Geo Barents di Medici senza fontiere (Msf) ha soccorso nei giorni scorsi al largo della costa libica, sono 4.267 i migranti ospiti dell'hotspot di Lampedusa. Numeri record venerdì 25 e sabato 26 agosto. "È sotto gli occhi di tutti che il fenomeno migratorio al governo gli sia esploso in mano, e in questo senso condivido le parole del nostro presidente della Repubblica secondo cui 'occorre percorrere strade diverse'. La dichiarazione di emergenza non ha prodotto alcun risultato concreto per Lampedusa: nessuno dei problemi che denunciamo da anni è stato affrontato". A dirlo è il sindaco delle isole Pelagie, Filippo Mannino, dopo aver incontrato il ministro per le imprese Adolfo Urso col quale ha discusso delle possibili misure da adottare per aiutare il tessuto imprenditoriale e sociale del territorio. Quasi tutte le persone che arrivano a Lampedusa partono dalle coste tunisine. Il memorandum cui Giorgia Meloni ha lavorato a lungo con l'obiettivo di impegnare il presidente tunisino Kais Saied ad arginare le partenze dei migranti diretti in Italia non ha dunque avuto effetti pratici di alcun tipo. Oltre 400 persone sbarcate a Lampedusa tra venerdì e sabato scorsi, 1.826 in 63 sbarchi ieri, tra soccorsi in mare e diversi arrivi autonomi: sono numeri record quelli di queste ore, mai registrati in precedenza.

Ipotesi di un nuovo hotspot in Friuli Venezia Giulia

In regione

L'ultimo a esporsi sulla questione, in particolare sulla situazione dei minori, in Friuli Venezia Giulia è il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli. "Una situazione insostenibile con i cittadini di Cividale che sono ormai esasperati e che va fermata", scrive in una nota commentando gli ultimi fatti di cronaca riguardanti Cividale. "La domanda che i cittadini della città ducale si pongono con sempre maggior insistenza è se, come spesso accade, si debba aspettare che succeda qualcosa di molto grave prima di intervenire. Mi riferisco alle ormai innumerevoli segnalazioni di comportamenti che ricevo ogni giorno e che non sono compatibili con lo stile di vita, le abitudini e il senso di sicurezza che da sempre si respira nel nostro centro abitato". Il consigliere forzista proverà, attraverso la VI Commissione consiliare da lui stesso presieduta, a visitare le strutture regionali più importanti che accolgono minori stranieri, e quindi anche il Civiform. "Si tratta di conoscere meglio come vengono gestiti questi centri, qual è il livello di controllo interno su questi ragazzi (sono praticamente tutti maschi), quanti episodi di comportamenti non idonei al contesto che li ospita e all'esterno ci sono stati, comprese le denunce, il numero di minori con precedenti penali, i danneggiamenti alle cose e alle strutture dei centri che sono avvenute, gli atti intimidatori che sono stati segnalati verso i cittadini e gli educatori che li seguono".

Una questione di sicurezza

Per Novelli si tratta fondamentalmente di un problema di sicurezza. "Essendo a conoscenza delle "armi spuntate" che hanno a disposizione le forze dell'ordine, che ringrazio per il costante lavoro che fanno sul nostro territorio con i pochi messi a disposizione, i Comuni e la Regione, mi sembra chiaro che in alcune realtà, e penso principalmente alla mia città, non possiamo più tollerare comportamenti di una parte di questi ragazzi che creano allarme sociale. È necessario, quindi, che il Civiform aumenti il livello di controllo e di sicurezza organizzato dalla struttura". Sicurezza non solo nelle strutture ma anche fuori, sul territorio. "Con decisione, con equilibrio, con realismo - prosegue il forzista - diventa sempre più necessario potenziare in modo importante la presenza delle forze di Polizia sul confine nord orientale mettendoli nelle migliori condizioni per operare. Oltremodo diventa importante ascoltare le loro proposte per migliorare il rintraccio e lo smistamento dei migranti che arrivano in regione attraverso la rotta balcanica. Il ruolo dell'Unione Europea è sostanziale e servono modifiche radicali nella gestione dei flussi migratori, alzando la voce con quei Paesi, Slovenia in primis, che si sentono parte dell'Unione europea quando c'è da trarne beneficio, salvo scordarsene quando si tratta di rispettare i patti".

"Italia isolata"

Una visione "internazionale" alla questione migratoria la offre anche la capogruppo Pd in commissione Politiche Ue al Senato Tatjana Rojc. “L’Italia è isolata perché la destra non ha saputo creare un fronte di Paesi solidali che accettino la redistribuzione dei migranti, in piena coerenza con l’impostazione nazionalista di Salvini e Meloni. Questa emergenza ha responsabili con nomi e cognomi, il resto sono chiacchiere per distogliere l’attenzione dal disastro. Assai sgradevole, per andarci leggeri, chi se la prende col Pd o con le associazioni e i volontari”, afferma Rojc. “Polonia e Ungheria in prima fila ci hanno sbattuto la porta in faccia e, anzi, a Varsavia faranno pure un referendum per sancire ‘l’Italia si arrangi’. Ora da Salvini a Urso arrivano accuse o richieste d’aiuto all’Ue ma non esiste ‘l’Europa’, esistono e decidono i Governi europei, amici delle destre e nemici dell’Italia”, conclude la senatrice.

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