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Contagi e terapie intensive in ascesa, zona gialla sempre più vicina

Il direttore di pneumologia Vincenzo Patruno protesta: "Siamo terrorizzati dall'aumento di questi numeri, i miei colleghi e io non possiamo affrontare di nuovo tutti quei morti. E i non vaccinati muoiono!"

In una riunione con i vertici dei vari reparti impegnati direttamente nel trattamento Covid, L’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale ha fatto il punto dei contagi e dei ricoveri. Una situazione complessa, che si aggrava di giorno in giorno anche a causa delle manifestazioni no Green pass che si sono svolte nelle ultime settimane. L'allarme principale riguarda la riduzione o la sospensione di tutti i servizi non essenziali delle prestazioni sanitarie, per concentrare tutti gli sforzi sulla gestione della quarta ondata. 

Caporale

Il direttore AsuFc Denis Caporale ha affermato che “La battaglia contro il virus si vince solo con il vaccino, certi cori come ‘la gente come noi non molla mai…’ vanno bene negli stadi, non per eludere una responsabilità sociale. Lasciamoli agli stadi. L'attività ordinaria può continuare solo se abbiamo certi numeri, con gli aumenti che stiamo vedendo, potremmo essere costretti a comprimere i servizi. Una situazione che andrà a colpire la salute di altri cittadini”. Anche in AsuFc si sono registrati contagi in seguito ai cortei di Trieste e di Udine. Un altro problema evidenziato dal dipartimento di prevenzione è la difficoltà di contact tracing "perché stiamo registrando una certa omertà nelle persone nel raccontare i propri contatti stretti per evitare quarantene e tamponi". Sia in reparto sia in terapia intensiva i ricoverati sono principalmente non vaccinati. Gli anziani vaccinati rispondono molto meglio alle terapie e se prima una diagnosi di covid era quasi una sentenza di morte adesso si riescono ad estubare anche ultra ottantenni. Finiscono in ospedale solo i vaccinati con almeno altre cinque comorbilità, secondo le statistiche. "Siamo terrorizzati dall'aumento di questi numeri, i miei colleghi e io non possiamo affrontare di nuovo tutti quei morti. E i non vaccinati muoiono!" ha commentato Vincenzo Patruno, medico direttore del reparto di pneumologia.

I dati

Oggi in Friuli Venezia Giulia su 4.065 tamponi molecolari sono stati rilevati 424 nuovi contagi con una percentuale di positività del 10,43 per cento (ieri era all'8,19 per cento). Sono inoltre 5.944 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 14 casi (0,24%). Nella giornata odierna si registra il decesso di un uomo di 83 anni di Trieste morto in ospedale. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 20 (ieri erano 17), mentre i pazienti in altri reparti risultano essere 122 (ieri erano 115). I decessi complessivamente ammontano a3.876, con la seguente suddivisione territoriale: 857 a Trieste, 2.030 a Udine, 686 a Pordenone e 303 a Gorizia. I totalmente guariti sono 112.109, i clinicamente guariti 93, mentre quelli in isolamento risultano essere 3.330. 

Dall'inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 119.550 persone  (il totale dei casi è stato ridotto di due unità a seguito della revisione di altrettanti test rapidi) con la seguente suddivisione territoriale: 26.107 a Trieste, 53.890 a Udine, 23.564 a Pordenone, 14.326 a Gorizia e 1.663 da fuori regione. Relativamente ai casi registrati all'interno del Servizio sanitario regionale: nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina sono state rilevate le positività di un terapista, un infermiere, un direttore medico e un operatore socio sanitario; nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale di un infermiere; nell'Irccs materno-infantile Burlo Garofolo di un amministrativo. Infine, per quanto riguarda le residenze per anziani sono stati rilevati due casi sia tra gli operatori (Trieste e San Canzian d'Isonzo) e sia tra gli ospiti (Zoppola).

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