Nessuno prende Armero ai lavori socialmente utili, no patteggiamento
Sulla questione si è pronunciato oggi il Gip del tribunale di Udine Roberto Venditti. Per i problemi legati agli impegni del calciatore è impossibile permettergli di scontare la pena in maniera alternativa
Non trova un ente che lo impieghi per svolgere i lavori di pubblica utilità, permettendogli quindi di scontare la pena con una soluzione alternativa molto praticata da chi è colpito da provvedimenti di questo genere.
E’ il caso del calciatore dell’Udinese Pablo Estifer Armero che, per l’accusa di guida in stato di ebbrezza contestatagli un anno fa dopo una notte di baldoria, non potrà quindi patteggiare come ha deciso oggi il Gip del tribunale di Udine Roberto Venditti.
Il dottor Venditti ha rigettato la richiesta di applicazione pena avanzata dal calciatore e disposto la citazione a giudizio dell’esterno colombiano.
I problemi non si fermano qui per il "cafetero", perchè Armero è anche accusato di insultati nei confronti dei carabinieri che lo avevano fermato e di essersi opposto all’ alcoltest.
Il giocatore, tramite il suo legale, aveva presentato opposizione a un decreto penale di condanna per 34 mila euro, chiedendo di patteggiare 18.600 euro e 83 giorni di lavori di pubblica utilità. Gli impegni calcistici però, tra allenamenti, ritiri e partite, rendono complicato gestire il programma per una azienda che volesse assumerlo. La difesa ripresenterà istanza davanti al giudice monocratico.
