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Cronaca

Regeni tradito da un sindacalista? Lo sfogo del ricercatore ucciso

Il giovane di Fiumicello aveva definito "miseria umana" colui che successivamente lo avrebbe denunciato facendolo passare come una spia

Se non è una vera e propria svolta, si tratta sicuramente di un punto importante nella vicenda legata all'omicidio di Giulio Regeni: il ricercatore di Fiumicello ucciso in Egitto, infatti, si era sfogato in merito a Mohammed Adballah, un sindacalista ritenuto dallo stesso Regeni "una miseria umana".

Il tutto è legato a una ricerca di Regeni nei confronti di un sindacato egiziano: il ricercatore aveva incontrato tre volte Abdallah, annotando gli appuntamenti sul proprio pc: il distacco tra i due sarebbe avvenuto nel momento in cui Regeni era venuto a sapere che i sindacati egiziani non potessero ricevere finanziamenti. Soldi che il giovane - per effettuare la ricerca - avrebbe attinto dalla borsa di studio della fondazione Antipode. Il sindacalista, però, avrebbe chiesto una parte del denaro. Da qui lo sfogo di Regeni, riportato da repubblica.it : "Pensavo che la sua disponibilità fosse per far del bene al sindacato. Non è così. Mohamed è una miseria umana".

Abdallah nel frattempo è passato a un sindacato filogovernativo e, pare, da una sua segnalazione alla Polizia sarebbero partite le indagini su Regeni. Insomma, un tradimento con il ricercatore friulano fatto passare per una spia.

Intanto la famiglia di Giulio ha deciso di volere incontrare i pm egiziani che stanno indagando sul sequestro, torture e omicidio del figlio.

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