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accoglienza e inclusione

Affidati a un'altra comunità a Udine i minori di viale XXIII Marzo

Il servizio di gestione della pronta accoglienza di 12 ragazzi che stavano in viale XXIII Marzo è stato affidato alla cooperativa Hanna House, che si occupa anche della struttura di piazzale Cella

I minori della comunità di viale XXIII Marzo, gestita dalla cooperativa Aedis sono rimasti a Udine. Dopo i diversi interventi delle forze dell'ordine durante l'estate all'interno della struttura, dove erano accolti una cinquantina di ragazzi, a fine agosto è stato raggiunto un accordo tra Comune di Udine e cooperativa per recedere dagli appalti in essere con l'amministrazione udinese: secondo l'intesa, i minori sarebbero stati ricollocati in un'altra sede fuori dal territorio comunale, liberando i locali in questione. Dodici dei minori che avevano trovato posto in viale XXIII Marzo, però, al momento sono stati affidati alla cooperativa Hanna House, che gestisce la struttura di accoglienza di piazzale Cella. Alla fine, di fatto, il "problema" è stato solo spostato, contrariamente a quanto annunciato dall'assessore all'Equità sociale Stefano Gasparin, a margine dell'incontro dello scorso 26 agosto con il Prefetto

"Confermo che il Comune di Udine ci ha affidato il servizio di pronta accoglienza fino al 31 dicembre", dichiara il direttore della residenza di piazzala Cella Lorenzo Tortora, dipendente di Hanna House. "Specifico subito che i ragazzi non sono stati portati in piazzale Cella, dove peraltro ci sono già 47 minori e, per un accordo di riservatezza siglato con il Comune, non posso dire in che struttura si trovino", continua Tortora, confermando però che la residenza è sempre a Udine. 

Il Comune cerca una soluzione: "Lavoriamo in silenzio"

Abbiamo sentito dunque l'assessore competente, per capire come è stata gestita la questione. "Avevamo necessità di risolvere una criticità", ha dichiarato Gasparin. "Il trasferimento è stato gestito dagli uffici tecnici e il servizio è stato affidato alla stessa cooperativa che si occupa di piazzale Cella, ma dal punto di vista tecnico non so come abbiano fatto", ha proseguito l'assessore all'Equità sociale. "Io li ho incontrati solo una volta, non li conosco bene ma per noi l'importante è che siano persone serie. Comunque con la seconda commissione del Comune provvederemo quanto prima a fare una visita a tutte le cooperative", ha concluso Gasparin. 

La replica 

L'affidamento

Nello specifico, il 7 settembre scorso è stata espletata la procedura di affidamento attraverso la piattaforma elettronica di appalti: la coop Hanna House ha manifestato entro i termini la disponibilità della gestione del servizio (previsto dall'8 settembre al 31 dicembre 2023), a fronte di una retta pro capite al giorno di 80 euro. Il Comune ha così provveduto a deliberare l'impegno di spesa, quantificato in 110.400 euro Iva esclusa, ovvero 80 euro per 12 persone per un totale di 115 giorni. In totale, la spesa comunale ammonterà a 115.955 euro. Pur non avendone conferma, pare logico pensare che i restanti minori spostati dalla residenza di viale XXIII Marzo abbiano trovato accoglienza alla Casa dell'Immacolata di Don Emilio de Roja di via Chisimaio. Lo stesso giorno dell'affidamento ad Hanna House, infatti, è stata pubblicata dal Comune di Udine la determinazione di impegno di spesa a favore della fondazione "nella misura pari a 48.875 euro". Si tratta di un aumento dell'importo originario previsto con l'affidamento originario datato maggio 2022 che serve a implementare i posti da riservare all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Anche in questo caso, nella determinazione comunale si parla del periodo tra l'8 settembre e il 31 dicembre 2023.

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