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Minori stranieri, il Comune cerca una soluzione: "Lavoriamo in silenzio"

A parlare è l'assessore competente, Stefano Gasparin: "Il nostro obiettivo primario è creare un ambiente in cui sia possibile convivere in armonia"

Cresce l'insofferenza dei residenti di viale XXIII Marzo, costretti a fare i conti con l'ennesima rissa al civico 31, dove sono ospitati i minori stranieri non accompagnati della Aedis Onlus. "Voglio rassicurare i cittadini di Udine che stiamo affrontando con determinazione la situazione emersa in questi giorni. Da mesi sto personalmente lavorando in silenzio, a stretto contatto con le autorità competenti per affrontare questo tema su tutto il territorio cittadino" fa sapere l'assessore alla salute Stefano Gasparin, che aggiunge "apprezzo la pazienza e la comprensione dei residenti mentre affrontiamo queste sfide complesse. Il nostro obiettivo primario è creare un ambiente in cui sia possibile convivere in armonia. Stiamo lavorando a stretto contatto con le forze dell'ordine, i servizi sociali e gli enti coinvolti per affrontare le questioni evidenziate e per promuovere il benessere di tutti gli abitanti”.

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