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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Entro 48 ore la decisione del Governo sulle restrizioni di Natale: ecco le ipotesi

Una delle ipotesi è una sorta di grande zona arancione, con i negozi aperti e i ristoranti chiusi, con il coprifuoco anticipato alle 18 o alle 20 e lo stop agli spostamenti

Entro 48 ore il governo Conte deciderà una nuova stretta nazionale nei giorni festivi e prefestivi dalla vigilia di Natale 2020 a Santo Stefano e poi da San Silvestro a Capodanno, solo con i servizi essenziali aperti.

Le ipotesi

Una delle ipotesi è una sorta di grande zona arancione, con i negozi aperti e i ristoranti chiusi, con il coprifuoco anticipato alle 18 o alle 20 e lo stop agli spostamenti già dal 19 dicembre. Attraverso un nuovo Dpcm che andrà accompagnato da un decreto legge sulla limitazione delle libertà personali e quindi da un'altra maratona legislativa dopo quella dell'inizio del mese. 

Lockdown di Natale 2020

L'Italia si prepara dunque a entrare in zona rossa o arancione per fermare gli assembramenti e i veglioni clandestini. A certificarlo è proprio il premier Giuseppe Conte nell'intervista che rilascia oggi a La Stampa: "Si rende necessaria qualche ulteriore misura restrittiva. Ci stiamo riflettendo in queste ore. Dobbiamo scongiurare a ogni costo una terza ondata, perché sarebbe devastante anche sul piano della perdita di vite umane. Abbiamo chiesto agli italiani, nei festeggiamenti in casa, di evitare di ricevere persone abitualmente non conviventi. Ovviamente queste sono regole non vincolanti, perché non possiamo dettare i comportamenti nelle case private. Ma sono comunque essenziali, per tutelare la salute di tutti".

Gli scenari possibili

Si lavora quindi su tre scenari: l'Italia in zona rossa con un lockdown di fatto da Natale a Capodanno (o addirittura fino all'Epifania): chiusure di tutti gli esercizi tranne quelli essenziali, riduzione ulteriore della possibilità di circolazione, coprifuoco anticipato;
l'Italia in zona arancione con un lockdown soft che prevede negozi aperti ma bar e ristoranti chiusi;
una zona arancione rinforzata con chiusura dei negozi, dei bar e dei ristoranti nei festivi e nei prefestivi e regole meno rigide negli altri giorni.

Il Comitato Tecnico Scientifico

In un documento presentato al governo per giustificare la necessità di una nuova stretta il Comitato Tecnico Scientifico sollecita norme più rigide per fermare gli assembramenti con le regole delle zone rosse nelle date del 24-27 dicembre, 31 dicembre-3 gennaio, 5-6 gennaio. Il compromesso che potrebbe raggiungere l'esecutivo è quello di prevedere una zona arancione nazionale dal 20 dicembre al 6 gennaio e una zona rossa nei festivi e nei prefestivi. Bloccando così cenoni e veglioni.
Le indicazioni vanno dunque dall'ampliamento del coprifuoco (alle 20 o addirittura alle 18) e al blocco totale dei movimenti. 

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