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Lunedì, 29 Aprile 2024
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In Regione si litiga ancora sul "fine vita": "Ci rivolgeremo al Parlamento"

"Le forze politiche abbiano allora il coraggio, di fronte ai casi di estrema sofferenza che riguardano tante persone, di decidere in merito", affermano in una nota i consiglieri regionali di opposizione Diego Moretti (Pd), Enrico Bullian (Patto-Civica Fvg), Rosaria Capozzi (M5s) e Serena Pellegrino (Avs)

L'opposizione in consiglio regionale chiede che la nostra Regione si esprima sul "fine vita". "Se verrà confermata la sostanziale contrarietà del Centrodestra regionale alla mozione e alla legge di iniziativa popolare sul tema del fine vita, emerse nei giorni scorsi in III Commissione, non ci resta che rivolgerci al Parlamento", così si fanno sentire consigliere e consiglieri regionali di minoranza dopo le ultime sedute in aula che hanno fermato l'iter della mozione. "Al Centrodestra vanno tolti tutti gli alibi politici per non affrontare un tema dalla grande delicatezza e che coinvolge le coscienze di tutti. Le forze politiche abbiano allora il coraggio, di fronte ai casi di estrema sofferenza che riguardano tante persone, di decidere in merito", hanno affermato in una nota i consiglieri regionali di opposizione Diego Moretti (Pd), Enrico Bullian (Patto-Civica Fvg) e le consigliere Rosaria Capozzi (M5s) e Serena Pellegrino (Avs).

Al Parlamento

Gli e le esponenti di minoranza hanno anche annunciato il prossimo deposito di una legge voto alle Camere affinché queste si esprimano sul tema del fine vita. "Nelle audizioni che si sono svolte in III Commissione e nel parere dell'Avvocatura dello Stato (in barba ai principi di autonomia della nostra Regione) si è insistito, da parte della Maggioranza regionale, sul concetto che a legiferare su questi temi debba essere il Parlamento e che tale intervento non spettasse dunque alla Regione", hanno scritto i consiglieri e le consigliere. "Ebbene la sfida che ora lanciamo al Centrodestra è di entrare nella questione e smetterla di nascondersi. Quindi attraverso un voto alle Camere chiediamo al Parlamento di esprimersi su questa materia in modo tale che la sentenza 242 del 2019 della Corte costituzionale venga finalmente applicata". Moretti, Bullian, Capozzi e Pellegrino hanno concluso la loro nota con la speranza di avere una risposta. "Così non ci sarà solo la possibilità di dare finalmente una risposta certa ai cittadini e alle cittadine in situazioni di estrema sofferenza, per vedere rispettato un diritto, ma anche una risposta agli operatori del servizio sanitario regionale che non possono certo agire nell'incertezza o sulla base di un provvedimento giudiziale". 

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