Fvg ancora in zona rossa: quanto durerà e le regole dopo le feste pasquali
Undici regioni in zona arancione e nove in zona rossa da oggi, martedì 6 aprile. Quali sono le regole, quando serve l'autocertificazione e cosa cambia dal 20 aprile con la zona gialla e le delibere del consiglio dei ministri
Da oggi, martedì 6 aprile, le regioni cambiano colore e l'Italia sarà tutta in zona rossa e arancione. Undici saranno le regioni in zona arancione e nove quelle in zona rossa, mentre il governo di Mario Draghi lavora a una possibile, graduale riapertura a partire dal 20 aprile quando ci si auspica che i numeri dell'epidemia saranno in miglioramento.
Le regioni che cambiano colore e cosa succede dopo il 20
In base al decreto legge n. 44 primo aprile 2021 le eventuali riaperture sono condizionate "all’andamento dell'epidemia" e all’"attuazione del piano vaccini", ma senza definire i particolari criteri per deciderle, anche se non c'è alcuna indicazione specifica.
Il governo Draghi ha disposto l’applicazione di ulteriori misure restrittive per il contenimento del contagio da Covid-19: dal 6 al 30 aprile 2021 in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni (articolo 1, comma 1, del decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30, e art. 1, comma 2, del decreto-legge 1 aprile 2021, n. 44). In base a tali disposizioni e alle ordinanze del Ministro della Salute, da martedì 6 aprile, si applicano le misure previste:
per la zona arancione alle regioni Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto e alle Province autonome di Bolzano e Trento;
per la zona rossa alle regioni Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d'Aosta.
Dopo il 20 aprile il provvedimento che potrebbe portare le regioni in zona gialla o bianca dovrebbe essere contenuto in una delibera che dovrà poi avere l'ok definitivo dal Consiglio dei Ministri. L'obiettivo è programmare date e stabilire se e chi potrà alzare le serrande. I governatori, che vedranno anche il ministro Mariastella Gelmini alla Conferenza Stato-Regioni, chiedono di "fornire prospettive a quei settori chiusi valutando aperture subito dopo il 20 aprile, nel caso di un miglioramento dei dati epidemiologici, per poi permettere da maggio la ripartenza di attività in stand-by da troppo tempo, come le palestre".
Fvg in zona rossa
Rispetto alle regole applicate nei giorni delle festività pasquali, cosa cambia? Gli spostamenti sono consentiti solo per ragioni lavoro, salute, necessità e tra questi rientra l’assistenza ad una persona non autosufficiente; si potrà rientrare nella propria residenza, nel domicilio o nell’abitazione in cui ci si ritrova abitualmente con il partner e anche nelle seconde case; si potrà andare a fare la spesa e a messa oltre che in farmacia e dal tabaccaio.
Non ci si potrà recare a casa di altre persone, ma è permesso il ricongiungimento con i partner che vivono in un’altra provincia. Resta la possibilità di andare nella propria seconda casa, anche se ci si muove o si va verso una regione in zona rossa (a meno che non sia esplicitamente vietato in quella regione).
Bar e ristoranti sono chiusi; è consentito solo il servizio a domicilio o l’asporto entro le 22. Restano aperti gli autogrill lungo le autostrade e i bar in stazioni e aeroporti. Restano chiusi i negozi “non essenziali": fino al prossimo 30 aprile saranno aperti le farmacie, i tabaccai, le edicole e altri punti vendita come i negozi di informatica e di abbigliamento intimo, nonché le profumerie; saranno ancora chiusi parrucchieri, i barbieri e tutti i centri estetici.
I negozi aperti sono: supermercati, alimentari, tabaccai, farmacie, parafarmacie, librerie, edicole, fiorari, negozi di giocattoli e abbigliamento sportivo, ferramenta, lavanderie e negozi per animali.
Le attività sportive di base si possono svolgere solo nei pressi della propria abitazione, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri dalle altre persone.
In tutti questi casi per muoversi sarà comunque necessaria l'autocertificazione.