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Caro energia: il piano del Friuli Venezia Giulia è il primo in Italia ad avere l'ok dall'Ue

Si tratta di aiuti a favore dell'economia per le conseguenze della guerra in Ucraina e delle sanzioni rispetto alla Russia decise dall'Unione europea che consentiranno al Friuli Venezia Giulia di procedere nell'erogazione di strumenti finanziari a supporto delle imprese

Sostegni alla liquidità delle imprese in seguito alle ricadute del conflitto in Ucraina e al forte aumento dei costi dell'energia e del gas: la giunta regionale ha approvato il Regime quadro Friuli Venezia Giulia che consentirà di procedere con le misure di supporto al sistema produttivo della regione. Il provvedimento normativo è il primo e unico regime regionale in Italia approvato dalla Commissione europea. L'aver già recepito le modifiche normative e predisposto l'importante strumento consente sin da subito di avere a disposizione uno strumento che dà la possibilità di fronteggiare la situazione di crisi in atto con cui si confrontano tantissime imprese regionali, evitando le lungaggini conseguenti a una seconda notifica.

Il provvedimento

Il provvedimento aveva ottenuto il via libera dalla Commissione europea lo scorso 22 agosto: le regole del Regime quadro, una sorta di "ombrello" in materia degli aiuti di Stato a favore dell'economia per le conseguenze della guerra in Ucraina e delle sanzioni rispetto alla Russia decise dall'Unione europea, consentiranno alla Regione Friuli Venezia Giulia, in sinergia con le Camere di commercio e gli Enti locali del territorio, di procedere fino al 31 dicembre di quest'anno nell'erogazione di aiuti e strumenti finanziari a supporto delle imprese.

Chi ne beneficia e chi no

Le agevolazioni sono destinate in particolare alle aziende del comparto industriale-manifatturiero, dei servizi e del turismo che stano pesantemente pagando gli effetti del caro energia. Non rientrano nel Regime quadro invece le imprese dell'agricoltura e della pesca. All'interno del sistema del Regime quadro Fvg si potrà procedere con aiuti di importo limitato, fino a 500 mila euro per impresa. Altri aiuti saranno previsti per i maggiori costi dovuti ad aumenti eccezionalmente marcati dei prezzi del gas naturale e dell'energia elettrica che coprono i costi aggiuntivi per le imprese nel periodo dal 1 febbraio ai 31 dicembre 2022, per un importo complessivo non superiore ai due milioni di euro.

Altre forme di sostegno

Altre forme di sostegno alla liquidità delle aziende saranno messe in campo con prestiti agevolati di durata non superiore ai sei anni (nel caso di tasso variabile) e di otto anni (nel caso di tasso fisso). Previsti anche provvedimenti di sostegno alla liquidità sotto forma di garanzie di durata non superiore ai sei anni, con premi che aumentano progressivamente alla durata e che possono coprire fino al 90 per cento del prestito. L'ammontare massimo è calcolato in base al fatturato annuo totale medio negli ultimi tre periodi contabili chiusi o ai costi energetici nei dodici mesi precedenti la domanda.

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