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Martedì, 30 Aprile 2024
Sanità pubblica

Risorse aggiuntive per il personale sanitario: in arrivo 16 milioni, ma in consiglio regionale si discute

"La decisione di adottare un nuovo modello di assegnazione delle risorse vuole premiare maggiormente il merito e il lavoro introducendo elementi di equità in tutto il territorio regionale", ha dichiarato l'assessore regionale Riccardo Riccardi

Saranno di oltre 16 milioni di euro le risorse aggiuntive che la Regione metterà a disposizione del personale sanitario del Friuli Venezia Giulia per gli obiettivi definiti e raggiunti nel 2024. "Un valore tre volte superiore a quanto previsto dal contratto", ha spiegato l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso dell'audizione, richiesta dalle opposizioni, che la III Commissione, presieduta da Carlo Bolzonello (Fedriga presidente), ha dedicato alle Rar, ovvero le risorse aggiuntive regionali del comparto sanità.  "I nostri obiettivi - ha spiegato Riccardi - sono quelli di mettere il personale sanitario nelle condizioni di avere le stesse potenzialità sul trattamento economico relativamente alle quote accessorie intervenendo concretamente su situazioni critiche, di disagio lavorativo e di progressione economica e appianando le contraddizioni esistenti fra le diverse aziende sanitarie regionali. Con questo provvedimento vogliamo consentire infatti alle aziende, nel rispetto delle proprie peculiarità organizzative, di impegnare le risorse a disposizione in modo più ampio e più flessibile". Nel corso del suo intervento l'assessore alla Salute ha specificato che questa ridistribuzione rispetta la sentenza della Corte costituzionale 124 del 2023 e sblocca i vincoli posti dal decreto Madia proprio sul trattamento accessorio. "Il meccanismo delle Rar - ha chiarito l'esponente della Giunta Fedriga - prevedeva una premialità vincolata con condizioni stabilite lontano dalla gestione aziendale. Le Risorse aggiuntive regionali erano diventate un elemento salariale. Per troppo tempo invece si è pensato, impropriamente, che fossero fattori acquisiti del trattamento economico continuando a creare profonde disparità nelle diverse aree della regione".

L'audizione, volta a conoscere se fossero in corso di elaborazione "delle linee guida regionali a cui le Aziende sanitarie devono conformarsi per evitare disomogeneità di trattamento salariale del personale", è stata richiesta dalle opposizioni ed è partita da Roberto Cosolini, primo firmatario, da altri quattro esponenti del Pd (Francesco Martines, Manuela Celotti, Laura Fasiolo e Nicola Conficoni), da Furio Honsell di Open Sinistra Fvg, Serena Pellegrino di Alleanza Verdi Sinistra, Rosaria Capozzi del Movimento 5 Stelle e dai civici del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, Simona Liguori e Marco Putto.

Le reazioni

"Audizione irrituale, ai limiti del surreale, oggi in III Commissione del Consiglio regionale da parte dell'assessore Riccardi. Dapprima non ha dato risposta alla domanda specifica se il clima, nelle Aziende sanitarie, fosse migliorato dopo che erano stati fatti i chiarimenti relativi alla distribuzione delle Risorse aggiuntive regionali (Rar). Poi, all'interrogazione specifica sul perché non sia stata fatta chiarezza sulle procedure per appellarsi al D.Lgs. 124/1998 per usufruire di prestazioni sanitarie in regime di attività libero-professionale con onere a carico del Servizio sanitario regionale per poter usufruire delle prestazioni entro i tempi previsti dalle impegnative dei medici di base, ha risposto chiedendo dei dati, che dovrebbe avere, e non ha chiarito nulla", ha fatto sapere attraverso una nota Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra Fvg. 

"L'intervento dell'assessore regionale alla Salute Riccardi nell'audizione in III Commissione sulle Risorse aggiuntive regionali (Rar), e la sua rassicurazione che tali risorse sono state aumentate risolvendo le criticità lamentate dal personale sanitario dell'azienda Asugi, sono successive all'accordo in materia ottenuto dai sindacati, che avevano preannunciato lo stato di agitazione a fronte della prevista decurtazione di 300 euro sugli stipendi, e alla parallela compatta pressione sul tema esercitata dalle opposizioni consiliari. Viene spontaneo chiedersi se l'accordo con Cgil, Cisl e Fials sarebbe stato raggiunto con tanta celerità in mancanza di queste azioni sindacali e politiche", si è, invece, domandata la consigliera regionale Serena Pellegrino, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra. "Stiamo parlando di un comparto, quello della sanità pubblica, sempre più volutamente messo in crisi. Con un abile gioco, il presidente Bolzonello ha potuto chiudere il primo punto all'ordine del giorno senza che l'assessore desse alcuna risposta ai vari quesiti avanzati dai consiglieri presenti. Troppe volte l'esponente di Giunta si sfila dal confronto con le opposizioni. Questa modalità sta diventando un leitmotiv di questa consiliatura", ha concluso.

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