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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Torna l'obbligo di indossare la mascherina in ospedale

Obbligo che si estende alle sale d'attesa. Ma la situazione a Udine è sotto controllo. Prima di Natale un circolare del Ministero della Salute ribadiva la necessità di fare il test ai pazienti ricoverati in caso di sintomi compatibili con il Covid-19

Obbligo di mascherina Ffp2 anche nelle sale d'attesa dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Una decisione in via precauzionale presa prima di Natale che si aggiunge alle disposizioni già in vigore nel nosocomio cittadino che qualche mese ha introdotto l'obbligo nei reparti e nei poliambulatori sia per i visitatori sia per gli operatori sanitari. Sempre prima di Natale è arrivata anche una circolare del ministero della Salute che invita a effettuare il test alle persone che accedono alle strutture ospedaliere e Rsa che presentino sintomi respiratori. In modo da verificare che non siano affetti da Covid-19. Al momento in Regione sono ricoverati 189 pazienti con Covid. Si tratta per lo più di persone in ospedale per altre patologie, che sono risultate positive al test.

La situazione

I casi di positività al Coronavirus sono in aumento ma  si tratta di situazioni non gravi che non vanno a fare pressione sul sistema sanitario. Secondo gli esperti, il virus è mutato e, quindi, è "attenuato" sia per la presenza di persone vaccinate sia per la naturale immunità dovuto ai contagi. Sulla rivista Science, viene spiegato bene come un virus, evolvendosi in un ospite, tenda ad attenuare l'aggressività. Perché l'obiettivo del virus non è fare del male al proprio ospite ma essere quanto più contagioso possibile. Il virus è un parassita obbligato. Per questo, oggi, la maggior parte delle persone che si ammalano di Covid-19 non contrae la polmonite.

La circolare ministeriale

Obiettivo del documento è ampliare e potenziare il monitoraggio dei virus per andare a rintracciare tutte le malattie respiratorie che stanno circolando. Dal titolo “Indicazioni per l’effettuazione dei test diagnostici per Sars-CoV-2 per l’accesso e il ricovero nelle strutture sanitarie”, la circolare, firmato dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, sottolinea: "Si ritiene indispensabile che le strutture sanitarie attivino e potenzino percorsi sempre più ampi di sorveglianza epidemiologica con la ricerca di tutti i microorganismi". E continua: "per le persone che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con Covid19 di effettuare test diagnostici per Sars-Cov-2, virus influenzali, Virus respiratorio sinciziale (Vrs), Rhinovirus, virus parainfluenzali, Adenovirus, Metapneumovirus, Bocavirus e altri Coronavirus umani diversi dal Sars-Cov-2, come indicato dagli organismi internazionali".

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