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Lunedì, 29 Aprile 2024
donazioni ossee

Record di donazioni ossee negli ospedali udinesi: 154 in un anno

Di queste 124 sono state donate dal Policlinico Città di Udine e 30 dall'ospedale di San Daniele del Friuli

Un numero record di 154 teste di femore sono state donate alla Banca Tessuti del Veneto nel 2023. Di queste 124 dal Policlinico Città di Udine  grazie alla prima collaborazione in Friuli Venezia Giulia tra la Banca, il Centro Regionale Trapianti (CRT) e una struttura sanitaria privata accreditata, il Policlinico Città di Udine.Secondo migliore risultato è dell’ospedale di San Daniele con 30 teste di femore donate, in un momento in cui le richieste di tessuto osseo sono particolarmente numerose in tutta la regione.

Come funziona

La donazione ossea non ha alcuna differenza di procedura o conseguenza per il paziente che, infatti, nella maggior parte dei casi, dà il proprio consenso alla donazione al momento dell’anamnesi preparatoria con il medico anestesista. Dopo l’estrazione, la testa di femore viene inviata alla Banca dei Tessuti di Treviso che fa da centro di raccolta per Friuli Venezia Giulia, Veneto, province autonome di Trento e per le Marche, eseguendo le analisi e i test previsti per l’idoneità alla donazione. La testa del femore asportata, solitamente di un soggetto sano sotto i 70 anni, è preziosa e fondamentale per realizzare innesti di osso in chirurgia ortopedica, vertebrale, odontoiatrica e maxillofacciale. Gli innesti ossei realizzati sono stati in alcune occasioni preziosi anche per
ricostruzioni in pazienti pediatrici. L’impiego del tessuto muscolo-scheletrico proveniente da donazione è inoltre indispensabile nella chirurgia dei tumori ossei, in quanto può evitare l’amputazione di arti grazie alla ricostruzione funzionale, garantendo ai pazienti un migliore recupero e una migliore qualità della vita.

Le dichiarazioni

Un risultato notevole, sottolineato anche da Roberto Peressutti, coordinatore del Centro regionale trapianti. Risale a febbraio 2023, infatti, il programma di donazione di teste di femore nato dalla collaborazione con il Policlinico, in particolare con il reparto di anestesia (dottoressa Marcella Brazzoni e dottor Antonio Baroselli) e quello di ortopedia diretto dal dottor Fabrizio Bassini. “Siamo davvero orgogliosi di questo risultato e ci tengo a ringraziare il grande lavoro di squadra tra i reparti e l’impegno dei nostri medici e dei nostri operatori che l’hanno reso possibile – sottolinea il presidente e amministratore delegato del Policlinico Claudio Riccobon - la donazione di quella parte ossea, infatti, richiede in primis la disponibilità del personale in sala operatoria e poi tutto il successivo coordinamento per il trasferimento”. “Questo ottimo risultato è stato possibile grazie al lavoro dell’intero team – commenta il dottor Antonio Baroselli -. Tutti si sono impegnati a rendere possibile questo traguardo, dal personale della sala operatoria, infermieri e oss, ai medici che quotidianamente collaborano con il reparto chirurgico e anestesiologico”.

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