"Atto dovuto alle famiglie", Fontanini sulla richiesta di risarcimento caso mense
"Abbiamo subito noi un danno d'immagine ma soprattutto sono stati colpiti i bambini delle scuole. E questo è inaccettabile per questo abbiamo chiesto una cifra così consistente"
"Un atto dovuto alle famiglie dei nostri bambini che a scuola, sotto la gestione del servizio di ristorazione della ditta Ep, non hanno ricevuto pasti non adeguati" commenta così il sindaco di Udine Pietro Fontanini la notizia divulgata oggi della richiesta di un risarcimento di 100mila euro da parte del Comune di Udine che si è costituito parte civile, insieme al Comune di Arta, nel processo per il caso mense che vede indagati, oltre alla ditta Ep di Napoli, sette persone.
Il Comune di Udine chiede 100mila euro di danni per il caso mense
"Abbiamo deciso di chiedere un risarcimento di questo danno che abbiamo subito. Prima di tutto un danno che riguarda i nostri bambini che frequentavano le scuole comunali. Ma è anche un danno d'immagine del Comune stesso. Vediamo cosa deciderà la magistratura in merito" afferma il primo cittadino. E aggiunge: "È una cifra abbastanza alta perché abbiamo a che fare con un settore molto delicato quello dell'alimentazione dei nostri bambini". E Infine Fontanini conclude: "Abbiamo lavorato tanto per poter riconquistare la fiducia dei genitori e recuperare la credibilità perduta non a causa nostra. Siamo anche riusciti a fare un salto di qualità aggiungendo anche finanziamenti consistenti. L'ultimo di 300 mila euro deciso per i rincari del costo delle materie prime". A questo si aggiunge che dal prossimo anno scolastico le tariffe della ristorazione scolastica subiranno un incremento del 10 per cento.
Fino a 400 euro in più a bambino per la mensa scolastica di Udine
Gli aumenti potrebbero arrivare fino a 400 euro a bambino in un anno, secondo quanto previsto dal bando pubblicato dal Comune lo scorso gennaio.
