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Venerdì, 29 Marzo 2024
servizio ristorazione scolastica

Fino a 400 euro in più a bambino per la mensa scolastica di Udine

Annunciati rincari che raggiungono anche il 10 per cento per ogni singolo pasto. Non sono bastati i 600 mila euro in più messi a disposizione dal Comune

Pronto il nuovo bando per la gestione delle mense scolastiche, ma il costo per le famiglie aumenterà. In media del 10 per cento, con un incremento di spesa all'anno che può arrivare fino a 400 euro.

La mensa della scuola costerà di più, ancora da decidere quanto

Per le famiglie

La giustificazione è quella del caro prezzi delle materie prime. Si è deciso quindi di ritoccare al rialzo i costi per le famiglie. In media il prezzo per il singolo pasto crescerà del 10 per cento. Nello specifico, per l’anno scolastico 2023/24, nelle scuole dell’infanzia dove le associazioni di genitori si occupano della fornitura delle derrate alimentari, merenda e pranzo passano da 5,20 euro al giorno a 5,70 per i residenti, e da 6 a 6,60 euro per i non residenti. Nel resto delle materne il costo è di 5,50 per i residenti e di 6,40 per i non residenti. Nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, le tariffe crescono da 5,40 a 5,95 euro per i residenti e da 6,20 a 6,80 euro per i non residenti per i pasti di categoria A, ossia quelli preparati in cucine interne alle scuole. I pasti di categoria B passano da 4,80 a 5,30 per i residenti e da 5,70 a 6,30 euro al giorno per i non residenti. Infine, per la categoria C il costo cresce da 4,45 a 4,90 per i residenti e da 5,45 a 6 euro al giorno per i non residenti. Restano invariate le agevolazioni in essere per i residenti.

La gara

Chi si aggiudicherà la gara per la ristorazione scolastica cittadina avrà in gestione il servizio per 36 mesi, con la possibilità di proroga per ulteriori 36 mesi alle stesse condizioni economiche. L'importo supera i 3 milioni di euro all'anno e comprende i pasti di una cinquantina di scuole cittadine  con oltre 3mila bambini frequentanti. I pranzi verranno forniti non solo alle primarie e alle secondarie di primo grado, ma anche a nidi e centri estivi. 

Il capitolato

Sono stati inseriti due lotti nel capitolato: il primo si occupa della ristorazione scolastica per i nidi e le scuole dell’infanzia statali e i centri ricreativi estivi, con bambini dai 3 ai 6 anni. Il valore dell’appalto, Iva esclusa, sarà di 3 milioni 933 mila e 60 euro per i 36 mesi. Il secondo si riferisce alla ristorazione per le scuole del primo ciclo, doposcuola e centri estivi: 6-11 anni e 11-14 anni. Il costo preventivato è di 4 milioni 990 mila e 680 euro. 

Regole

Molto dettagliate e rigorose le varie voci: ci sono specifiche per il tipo di alimenti, la loro conservazione, per i menù e le diete speciali fino alle modalità di trasporto e alla rintracciabilità della filiera. Regole anche sull’utilizzo di stoviglie, tovaglie e tovaglioli. E infine dettagliate indicazioni sulle operazioni di pulizia dei locali e delle attrezzature, oltre che allo smaltimento dei rifiuti.

De Toni

Alberto De Toni, candidato per il centrosinistra alla guida di Palazzo D'Aronco, critica la scelta dell'attuale amministrazione, tirando in ballo i costi sostenuti dal Comune di Udine per l'allestimento della mostra "Insieme" di Casa Cavazzini che aprirà il prossimo 18 febbraio. In particolare quelli relativi al trasporto delle opere che arrivano dal Regno Unito. Secondo De Toni si tratta di una mossa elettorale a sostegno della campagna per la rielezione del sindaco Pietro Fontanini. "Permettere agli appassionati di ammirare a Casa Cavazzini la mostra “Insieme” è sicuramente una mossa intelligente da parte del sindaco Fontanini, in un’operazione strumentale studiata per risollevare le sorti della sua campagna elettorale - afferma De Toni in una nota -. Promuovere la diffusione della cultura è doveroso e sicuramente sarà uno dei temi centrali del mio programma, ma in campagna elettorale può diventare una mossa controproducente se, contestualmente, si aumentano del 10 per cento le spese del servizio mense delle scuole, mettendo ulteriormente in ginocchio le famiglie udinesi". E si scaglia contro i fondi messi a disposizione per il trasporto dei quadri: "La nostra attuale giunta è riuscita a trovare ingenti fondi per portare dalla Gran Bretagna le opere a Casa Cavazzini e poter inaugurare la mostra in tempo per la campagna elettorale ma, contemporaneamente, aumenta i costi del servizio mensa per i prossimi tre anni".

Mostra a rischio a causa della Brexit

E conclude: "Questa è l’attenzione che l’amministrazione comunale ha per più di tremila bambini della nostra città e per le loro famiglie nonostante siano già alle prese con una significativa crescita dei costi della vita e di quella dei loro figli".

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