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Studenti di una volta in piazza a udine con il Fogolâr Civic

Amarcord scolastici e senso civico al terzo incontro di “Çacaradis Sitadinis”, a Udine mercoledì 3 ottobre 2012

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

"Studens in plasse" ovvero le mobilitazioni studentesche nella storia di Udine contemporanea: questo il tema dell'appuntamento con "Çacaradis Sitadins" dello 3 ottobre scorso, rientrante nel ciclo di conversazioni settimanali di cultura civica in friulano udinese a cura del movimento "Fogolâr Civic" e del circolo universitario "Academie dal Friûl".

A tenere le fila dell'incontro è stato questa volta l'artista Pietro Maria Crestan, l'eclettico orafo di "Borsanlasar", nei panni dell'ex rappresentante studentesco del "Ceconi" degli anni '70, impegnato a mobilitare le classi nelle imponenti dimostrazioni di piazza che sollecitarono lo Stato italiano a riconoscere al Friuli il diritto a una propria Università.

"O vin puartade fûr, in plasse, tante int in chê volte, convins di fâ une robe juste. Il segret al è chel di batisi cul cûr!". Non sempre gli "scioperi" studenteschi erano e sono fortemente motivati. Mai dare comunque nulla per scontato. Il presidente di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl, prof. Alberto Travain, ha ricordato, infatti, quando negli anni '80, nelle vesti di tribuno studentesco allo "Zanon", promosse e difese culturalmente di fronte al preside di allora, il compianto prof. Benedetto Massenzi, le ragioni di uno sciopero contro la "deportazione" dei "baracons di Sante Catarine" dalla plurisecolare e centralissima sede della storica fiera cittadina, ovvero "'Sardin Grant", al periferico parcheggio dello Stadio Friuli: "la dì dopo al è rivât in aule il preside a fânus osservassion, che o jerin stâs la uniche classe a fâ siopar. Alsade la man o soi jevât sù e i ai dit che nô, diferent di chei altris, i tignivin a lis tradissions di Udin!".

Il geom. Sergio Bertini, vecchia gloria del "Marinoni", ora presidente dell'Istituto del Nastro Azzurro provinciale, ha evocato, invece, i tempi delle manifestazioni studentesche contro le repressioni sovietiche nei Paesi dell'Europa centrale, ricordando anche momenti di particolare tensione e di scontro ideologico: "ben o mâl - ha commentato - in chê volte ancemò si frontavisi par une idee!". Il prof. Travain ha concluso l'incontro sottolineando quanto vicende e ricordi individuali del passato più o meno lontano possano contribuire a formare memorie e tradizioni collettive per le generazioni di studenti che oggi frequentano le scuole cittadine.

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