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Martedì, 30 Aprile 2024
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"Udine come Capitale europea di scienza e cultura del cibo"

Questo l'obiettivo dichiarato da Alberto Sbuelz, presidente di Udine Mercati che si candida a essere il maggior polo dell'agroalimentare del Nordest. "Maggiore stabilità" la promessa di De Toni

Un futuro diverso per Udine Mercati. Con una concessione a lungo termine per dare continuità, secondo le volontà dichiarate dal primo cittadino Alberto Felice De Toni e l'obiettivo di fare di Udine la "Capitale europea di scienza e cultura del cibo” come afferma il presidente della società Alberto Sbuelz. La società controllata dal Comune di Udine con il 57 per cento e partecipata anche della Camera di Commercio di Pordenone e Udine, ha chiuso il bilancio in utile. Nelle casse comunali sono arrivati quasi 150 mila euro di canone concessorio, con un incremento di oltre l’8,2% rispetto al 2021, riconoscendo quindi l’intero aumento dell’indice Istat medio nazionale.

L’infrastruttura mercatale di piazzale dell’Agricoltura che, dal 1984 anno dell’apertura, ha subito solo sporadici interventi di manutenzione straordinaria, a oggi non soddisfa più le esigenze degli operatori e del mercato e, pertanto, il CdA e i soci di riferimento, nel 2022 e nell’anno in corso, hanno optato per importanti investimenti in manutenzioni straordinarie e per la creazione di opportuni fondi di accantonamento, per provvedere al più presto agli interventi infrastrutturali più urgenti, in attesa dell’avvio dei lavori finanziati con i fondi regionali e Pnrr.

I numeri

Udine Mercati rappresenta già il polo centrale dell’ingrosso nel territorio friulano, grazie alla presenza di 25 imprese e un indotto di 500 operatori che nel corso della giornata interagiscono all’interno dei 160.000 metri quadrati del complesso udinese. La concessione scaduta, in proroga dal 2020, non garantisce però una adeguata programmazione economico finanziaria con i relativi investimenti, oltre che la conseguente impossibilità ad assumere il nuovo direttore, a seguito della quiescenza del precedente nel 2021. "Nonostante le criticità della guerra in Ucraina, della crisi energetica, dell’aumento dei prezzi dell’ortofrutta e del calo dei consumi – ha spiegato il presidente Sbuelz – il bilancio si è chiuso in utile, nonostante gli ingenti investimenti manutentivi, con valore della produzione di oltre 1 milione di euro per le sole subconcessione e un indotto di circa 100 milioni di euro senza considerare la Grande distribuzione organizzata, in linea con gli anni passati, con oltre 1.000.000 quintali di merce ortofrutticola fresca movimentata". 

Il futuro

“Udine ha le potenzialità per diventare cardine del polo regionale dell’agroalimentare, del biologico e della sostenibilità, puntando sul mercato ortofrutticolo quale volano per tutta la filiera coinvolgendo anche eccellenze come il San Daniele e i vini del Collio, Friuli Doc, Ein Prosit, con strette sinergie e collaborazioni con il territorio regionale produttivo, logistico, distributivo e commerciale, per fare di Udine, al centro del Friuli Venezia Giulia, la Capitale europea di scienza e cultura del cibo” afferma il presidente di Udine Mercati Alberto Sbuelz

Il futuro potrebbe vedere l’affermazione del centro friulano come piattaforma agroalimentare dell’intero Nordest. Sono queste, infatti, le ambizioni del Sindaco Alberto Felice De Toni che è intervenuto all’assemblea portando le linee strategiche della nuova amministrazione: “Il disegno che abbiamo intenzione di attuare per Udine Mercati è a lungo termine: da tre anni la concessione è caratterizzata da troppa precarietà, frutto di diverse proroghe annuali e semestrali. Questo non consente una progettualità a lungo termine e un piano di investimenti organico e scadenzato. Per questo il nostro obiettivo è modificare la cornice operativa, garantendo una concessione di lunga durata. Solo grazie a un’ottica di questo tipo riusciremo a garantire il futuro del polo. L’ambizione è quella di realizzare una piattaforma logistica al servizio non solo della città di Udine, ma dell’intero nordest. Uno snodo fondamentale, al centro di una logistica di sistema che veda la città al centro”. 

I numeri

Udine Mercati rappresenta già il polo centrale dell’ingrosso nel territorio friulano, grazie alla presenza di 25 imprese e un indotto di 500 operatori che nel corso della giornata interagiscono all’interno dei 160.000 metri quadrati del complesso udinese. La concessione scaduta, in proroga dal 2020, non garantisce però una adeguata programmazione economico finanziaria con i relativi investimenti, oltre che la conseguente impossibilità ad assumere il nuovo direttore, a seguito della quiescenza del precedente nel 2021. "Nonostante le criticità della guerra in Ucraina, della crisi energetica, dell’aumento dei prezzi dell’ortofrutta e del calo dei consumi – ha spiegato il presidente Sbuelz – il bilancio si è chiuso in utile, nonostante gli ingenti investimenti manutentivi, con valore della produzione di oltre 1 milione di euro per le sole subconcessione e un indotto di circa 100 milioni di euro senza considerare la Grande distribuzione organizzata, in linea con gli anni passati, con oltre 1.000.000 quintali di merce ortofrutticola fresca movimentata". 

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