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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Gemona del Friuli / Viale Pontebbana

Dalla Francia a piedi verso la Turchia, col passaggio in Friuli scatta l'amore per il nostro territorio

Arthur e Mélodi sono diretti verso Istanbul dopo mesi di viaggio. Il caso ha voluto che passassero anche a Nord Est, facendo nascere una passione che non si aspettavano. "Ritorneremo"

Dalla Bretagna alla Turchia, passando per mezza Europa. Tutto questo prevalentemente a piedi, ma anche con un po’ di treno e autostop. E’ il progetto “De chez moi à chez toi”, da casa mia a casa tua, messo in pratica da due giovani francesi, il 27 enne Arthur e la 24 enne Mélodi. Li abbiamo incontrati a Gemona, lungo la Pontebbana, mentre cercavano un passaggio verso il confine con l’Austria e così è iniziato un piccolo viaggio nel viaggio. 

Il progetto

Se la casa “mia” è quella di tutti e due – Arthur è della provincia bretone, mentre Mélodi è parigina –, la “tua” è quella delle origini della ragazza, che vanta degli avi a Istanbul. Così, a fine febbraio, hanno iniziato il loro tour in giro per il Vecchio Continente. “Volevamo fare un’esperienza del genere – hanno confessato i ragazzi – prima dell’inizio delle responsabilità vere. Entrambi abbiamo portato a compimento gli studi e volevamo qualcosa che rimanesse tutta la vita. Come si usa dire non è tanto la meta, ma il viaggio stesso che conta. Il percorso".

In Italia

Da un mese circa sono in Italia – “ci siamo entrati dall’Alto Adige” – e buona parte di questo tempo l’hanno passato in Friuli. Come mai? Arthur è un grande appassionato di motociclismo ed è molto tifoso di Valentino Rossi. La prossima settimana, al circuito stiriano di Spielberg, si correrà il gran premio d’Austria e questa, dopo l’annuncio del ritiro, è l’ultima occasione per vedere il numero 46 in azione. Così, invece di proseguire il cammino lungo le coste della ex Jugoslavia (come poi faranno) i due hanno temporeggiato un po’ facendo la deviazione oltre le Alpi. 

Il Friuli

Per farlo si sono trattenuti di più rispetto al previsto dalle nostre parti e la cosa non gli è dispiaciuta affatto. Anzi. “E’ stata una bellissima scoperta” ha detto Arthur. “E’ un territorio non molto pubblicizzato, ma ci sono tante cose da fare, è molto suggestivo. Ci siamo capitati seguendo dei suggerimenti di alcune persone che abbiamo incontrato a Bassano del Grappa”. Da buoni francesi non si sono fatti mancare le esperienze culinarie. “Sempre seguendo degli spunti ricevuti siamo andati a San Daniele per il prosciutto – ha raccontato Arthur –. Ma è fantastico, un sapore sublime! Anche da noi si produce del crudo, ma il livello è nettamente inferiore. Mi meraviglio molto che in Francia si conosca molto di più il prosciutto di Parma, che non è buono come quello vostro. Ci vorrebbe un po’ più di promozione secondo me”. Oltre al salume principe non poteva mancare anche l’altro cavallo di battaglia del Friuli. “Abbiamo provato anche il frico – ha detto Mélodi –. E’ stato una piacevole sorpresa a livello di gusto, come lo è stato anche questo periodo. San Daniele e Udine mi sono piaciute. Anche Pordenone. Penso proprio che, una volta rientrati nella vita normale, ci torneremo da turisti".  I giorni tra il Livenza e il Timavo sono anche serviti a contraddire degli stereotipi. "Ci avevano detto che la gente è chiusa, che si fa fatica a interagire all'inizio. Beh, se è davvero così allora noi siamo stati fortunati, perché tra tutti quelli che abbiamo incontrato nessuno aveva queste caratteristiche. Abbiamo avuto a che fare con gente splendida, ricevendo un'accoglienza super ovunque". Dopo tante chiacchiere e un paio di birre in piazza a Tarvisio è arrivato il momento dei saluti, al valico di Coccau. Buon divertimento ragazzi, godetevela fino alla fine, sempre con lo stesso spirito. 

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