Rivisitando un antico costume, il Fogolâr Civic, al termine della quest'anno ridotta fiera di Santa Caterina, ha condotto e consegnato in Comune una bandiera civica con su scritte istanze popolari di salvaguardia di quell'amatissima tradizione e la richiesta di coinvolgimento della società civile locale in una seria programmazione "partecipata" della tutela e della promozione dell'identità e delle tradizioni comunitarie udinesi, istanze raccolte tra la cittadinanza dai coordinamenti dei cinque "quintieri" territoriali del cenacolo civista guidato dal prof. Alberto Travain (vd. testo in calce). A ricevere la bandiera-pergamena, in fascia di delegato del Sindaco, l'assessore comunale Agenda 21, rag. Carlo Giacomello, che condividendo l'amarezza per il disguido burocratico all'origine delle limitazioni imposte quest'anno alla fiera di Santa Caterina, nel ringraziare il Fogolâr Civic per la sua solerte azione di presidio e richiamo culturali, ha garantito la disponibilità dell'Amministrazione a voler rimediare alla situazione creatasi e l'apertura di Palazzo D'Aronco alla più ampia collaborazione della cittadinanza e dell'associazionismo.

Il testo (scritto su una bandiera cittadina bianconera)

1380-2013… UDINE FESTEGGIA SANTA CATERINA / UDIN IN FIESTE PAR SANTE CATARINE: 25 NOV.

Signor Sindaco e Amministratori del Comune di Udine,

dal 1380, per tanti secoli, fu la nostra bandiera civica a segnare l'apertura e la chiusura della fiera di Santa Caterina. Su quella bandiera oggi noi non siamo a ribadire innanzitutto la nostra meraviglia di fronte ad amministrazioni elettive e burocratiche i cui regolamenti hanno potuto attentare ad una delle tradizioni più antiche ed amate della città e del Friuli. Il nostro gesto vuole dunque andare oltre la pur debita polemica. Su quella bandiera simbolicamente noi siamo a chiedere a quegli amministratori di volersi sottrarre al numero di quanti a vario titolo oggi livellano il nostro tempo cancellando dai calendari della nostra quotidianità festività e ricorrenze cariche di memorie e di significati, individuali e collettivi. Il nostro vuole essere perciò un appello agli amministratori municipali, alla maggioranza, alle opposizioni e alla potente burocrazia, affinchè possa essere avviata una lungimirante, coerente e partecipata programmazione della promozione dell'identità e delle tradizioni comunitarie locali, promozione che tenga conto del consiglio e della collaborazione integrata e ricercata delle tante espressioni e organizzazioni della società civile, cosa nella pratica tuttora di là da venire in senso compiuto. Non, quindi, uno schiaffo, come certa stampa ha lasciato presagire, ma una mano tesa… che sarebbe offensivo non stringere!

prof. Alberto Travain

presidente

FOGOLÂR CIVIC

ACADEMIE DAL FRIÛL

Udine/Udin, 25.XI.2013