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Cronaca

Fase due: test sierologici e app anche in Friuli Venezia Giulia

Con l'allentamento delle restrizioni previste del Dpcm, anche nella nostra regione ci si sta organizzando per mantenere la situazione sotto controllo ed evitare picchi di contagio

Test sierologici, tamponi e app "Immuni" per il tracciamento, sembrano questi i tre elementi alla base del monitoraggio del contagio da coronavirus durante la fase due in Friuli Venezia Giulia visti gli ultimi allentamenti alle restrizioni previsti dal decreto ministeriale.

Test sierologici

Dopo l'appello dell'Ordine dei Medici riguardante questi tipi di test di inizio aprile, molti passi in avanti sono stati fatti e ora, da lunedì 4 maggio, circa 3mila friulani saranno sottoposti ai test seriologici per l'indagine epidemiologica approvata dal Governo. Non si arriverà a breve a quella che è stata definita la "patente d'immunità", ma anche in regione si sta procedendo all'approvazione scientifica dei test sierologici per la ricerca degli anticorpi IgM e IgG. Questi test, comunque, saranno utilizzati insieme ai tamponi naso-faringei. Il monitoraggio del contagio da Covid-19 sarà sistematico e riguarderà, in primis, gli operatori sanitari, ma anche i lavoratori per poi arrivare ad anziani e giovani.

Gli anticorpi

Come detto, i test sierologici sono stati creati per ricercare nel sangue gli anticorpi IgM e IgG. I primi, vengono prodotti in modo temporaneo appena il corpo entra in contatto con l'infezione, mentre gli anticorpi IgG compaiono in un secondo momento, quando l'infezione si è già verificata. La somministrazione di questi test in regione, seguirà le linee guida dell'Istat, che curerà la parte statistica dell'attività di monitoraggio.

Tamponi

I classici tamponi continueranno a essere utilizzati per la ricerca del coronavirus e, grazie all'invenzione del nuovo test per il Covid-19 della biologa Stefania Marzinotto dell'ospedale di Udine, si potranno svolgere molti più test. Grazie alla sua scoperta, infatti, si è passati da una media di 750 a 1.600 test al giorno. Questo test, quindi, sarà eseguito a cadenza regolare, sia per persone con sintomi, sia per quelle persone che sono entrate in contatto con positivi. I test, però, potrebbero anche essere usati durante la fase due per i lavoratori, in modo da evitare potenziali contagi a catena. In regione, ciò non è stato ancora confermato.

App

Il terzo tassello del piano di monitoraggio riguarda l'applicazione per smartphone "Immuni", creata per monitorare il contagio tra la popolazione. Si tratta di un app gratuita e che potrà essere scaricata su base volontaria. L'app, al momento, non è ancora pronta. Secondo quanto dichiarato dal Governo, l'applicazione non raccoglierà nessun dato di geolocalizzazione degli utenti che decideranno di scaricarla, ma utilizzerà dei codici per poter identificare i singoli utenti. L'obiettivo? Identificare tutte le persone che sono entrate in contatto con un soggetto che è risultato positivo al Covid-19.

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