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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, prelievo di sangue:«Test sierologici non validati e non diagnostici»

L'ordine dei medici di Udine si appella ai cittadini: gli esami per la ricerca nel sangue degli anticorpi contro il Covid-19 non sono test attendibili. L'unica soluzione? I tamponi naso-faringei

Anche in Friuli si stanno proponendo degli esami presentati come scientifici e affidabili per la ricerca nel sangue degli anticorpi contro il coronavirus. In realtà, "si tratta di test non validati scientificamente che nulla possono dire per quanto riguarda la diagnosi della malattia”, dichiara il presidente dell'ordine dei medici di Udine Maurizio Rocco. L'unico metodo in grado di rilevare la presenza del virus è il tampone naso-faringeo.

L'appello

I medici lanciano l'appello ai cittadini nel fare attenzione a questi nuovi test proposti. L'ordine si è riunito e ha analizzato le proposte in crescita anche nella nostra regione da parte di strutture sanitarie che, attraverso pubblicità di ogni genere, propongono questo tipo di test su prelievo sanguigno, con l'obiettivo di trovare l'infezione. “I cittadini – mette in guardia l'ordine – devono essere informati con chiarezza: questi test sierologici non sono validati dalla comunità scientifica, non solo perché non c'è un metodo standardizzato, ma anche perché questo virus è nuovo e quindi la risposta anticorpale non è nota (come al momento non abbiamo un farmaco efficace né una cura)".

Non attendibili

Oltre ad appellarsi ai cittadini, l'ordine si rivolge direttamente anche ai medici, ricordando loro che "l'esercizio professionale si fonda sui principi stabiliti dal Codice di Deontologia Medica: questi metodi attraverso il prelievo di sangue, essendo in fase di validazione, non risultano attendibili”.

"Patenti di immunità"

Per l'ordine dei medici di Udine, quindi, siamo ancora lontani dal poter fornire ai cittadini "patenti di immunità" sulla base dell'esito dei prelievi di sangue finalizzati a trovare gli anticorpi. Il metodo, infatti, non è ancora sostenuto da dati univoci e, ancora più pericoloso, si possono verificare dei falsi negativi o falsi positivi. Ancora, una conseguenza altrettanto grave è quella di indurre un senso di sicurezza (errato), inducendo i cittadini a non rispettare le regole di isolamento perché considerati "immuni".

Ministero della Salute

La categoria professionale riprende la posizione ufficiale del Ministero della Salute che nella circolare del 3 aprile scrive proprio che i test sierologici “necessitano di ulteriori evidenze sulle loro performance e utilità operativa” e non possono allo stato attuale sostituire il test molecolare, ovvero quello con tampone nasofaringeo, basato sull'identificazione di Rna virale.

Tamponi: unico metodo

Come sottolinea l'ordine, l'unico metodo ritenuto affidabile per la rilevazione della presenza del virus resta quello fondato sui tamponi naso-faringei. "Il tampone, da ripetere fra l'altro, per scongiurare il rischio di falsi negativi, resta quindi attualmente l'unico strumento attendibile per individuare i soggetti asintomatici, ovvero quei soggetti che presentano sintomi sfumati oppure assenti e pur tuttavia sono positivi alla ricerca molecolare di Sars-CoV-2. Si sa che un veicolo importante della trasmissione della malattia sono gli asintomatici la cui identificazione deve essere effettuata all’interno di un percorso concordato e controllato dalle istituzioni regionali e nazionali”.

La ricerca

Per quanto riguarda, invece, i test sierologici, per ora in Italia il laboratorio dell’Irccs San Matteo di Pavia ha ottenuto alcuni risultati analizzando la risposta anticorpale indotta da componenti specifiche del capside virale con esiti che fanno ben sperare, ma che ancora devono essere perfezionati.

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