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Sciopero di 8 ore all'Automotive Lightining: i lavoratori tolmezzini sono preoccupati

La protesta iniziata oggi, 3 ottobre, alle 5 e 15 del mattino. Secondo i primi dati, le adesioni del primo turno sono arrivate al 50%. "Un buon dato considerando che solo il 22 settembre abbiamo indetto un'altra manifestazione" afferma Fabiano Venuti, referente per l’Alto Friuli della Fims Cisl Fvg

Nuova protesta all'Automotive Lighting di Tolmezzo. A incrociare le braccia dalle 5 e 15 di questa mattina i lavorati dell'azienda di Tolmezzo che fa parte della Magneti Marelli. Sciopereranno otto ore in segno di solidarietà verso i colleghi di Crevalcore. La fabbrica emiliana è destinata a chiudere, lasciando senza occupazione 230 persone.Anche lo scorso venerdì 22 settembre i lavoratori tolmezzini avevano scioperato per la stessa ragione. "Allo sciopero – dice il referente per l’Alto Friuli della Fims Cisl Fvg, Fabiano Venuti - c'è stata un'adesione al 50% almeno per il primo turno di lavoro. Una percentuale molto buona pensando che è la seconda manifestazioni in pochi giorni e che l'astensione pesa notevolmente sulle tasche dei lavoratori stessi". Insieme al segretario generale Fiom Cgil Udine, David Bassi, e della Uilm Uil Udine, Giorgio Spelat , Venuti afferma: "Dal momento che Magneti Marelli ha confermato la decisione di procedere con la chiusura entro dicembre dell'azienda di Crevalcore, le segreterie nazionali hanno risposto con queste ulteriori otto ore di sciopero". Venuti continua: "Non intendiamo soltanto esprimere solidarietà verso i lavoratori di Crevalcore e le loro famiglie ma anche far comprendere a Marelli che non accettiamo la chiusura di uno stabilimento produttivo. Non sono i licenziamenti l'unica soluzione per affrontare una situazione di crisi". Automotive Lighting non è nelle mire di ridimensionamento da parte di Marelli, almeno per ora. Perché produce fari e schede tecniche che non sono legati alla filiera produttiva delle auto con motore termico. "Ma non abbiamo idea di cosa ci riservi il futuro - dice Venuti - la situazione non è chiara e Magneti Marelli non si esprime in modo evidente. Le commesse dello stabilimento carnico sono in stallo dopo le promesse fatte a giugno scorso di un aumento della produzione. Siamo legati a ordini di committenza tedesca, che vive un periodo di stagnazione". Testimone della situazione non positiva il fatto che, alla maggior parte dei lavoratori in somministrazione, non sono stati confermati i contratti. "Buona parte sono rimasti a casa - conclude il sindacalista - siamo preoccupati di come passa evolvere la strategia occupazionale di Magneti Marelli nel gruppo".

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