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Cronaca

Tornano i park a pagamento ma per l'opposizione «la gratuità era attrattiva»

Vincenzo Martines, segretario cittadino del Pd commenta la scelta della Giunta comunale di ripristinare i parcheggi a raso. «Si poteva ragionare insieme alle categorie sull’opportunità di mantenere la gratuità nella zona limitrofa all’area pedonale»

Riaprono le attività, riaprono i parcometri. La Giunta comunale di Udine ha infatti deciso che da lunedì 18 maggio, in occasione della riapertura delle attività produttive e delle attività commerciali, sarà ripristinato il pagamento nei parcheggi a raso su tutto il territorio comunale.

Per qualcuno, però, questa poteva essere un'occasione utile per ripensare al centro storico a 360°, visto che è già in atto l'operazione "Udine bar a cielo aperto". Ad avanzare una proposta è Vincenzo Martines, segretario cittadino del Partito Democratico. «Il sindaco aveva fatto coincidere la gratuità dei parcheggi a raso con l’esigenza di andare incontro ai residenti per tutto periodo del lockdown. Il provvedimento era pensato per agevolare la mobilità quotidiana, costretti, come siamo stati, dalle ferree regole di sicurezza. Ora Fontanini ripristina, senza pensarci, i parcheggi a pagamento», dichiara.

Le proposte

«Senza pensarci perché, mentre prende la corretta decisione di pedonalizzare tutto il centro storico, per facilitare il commercio, non fa un ragionamento, insieme alle categorie magari, sull’opportunità di mantenere la gratuità nella zona limitrofa all’area pedonale. Ci hanno già pensato in altre città della regione. Fino alla fine dell’estate è ragionevole immaginare che la gratuità del parcheggio a raso e con un approfondimento pure su orari e tariffe per i sotterranei, può essere una leva a favore dell’attrattività della città».

Gratuità per tutta l'estate

Una città più attrattiva

La proposta di Martines cerca di conciliare due esigenze. «Attrarre chi viene in particolare da fuori Udine e che, tanto meno in questo periodo, ha disponibilità da investire sul costo dei parcheggi, e la necessità di dare più ordine alla viabilità, evitando il parcheggio selvaggio che già fa capolino in questi primi giorni di riapertura».

I costi

«I costi di una operazione del genere, da riconoscere all’Ssm - conclude Martines - dovrebbero essere coperti da fondi che l’amministrazione potrà attivare per far fronte alle difficoltà della fase 2. Fondi dedicati all’economia e alle esigenze del settore sociale che ci presenterà il suo conto inevitable. Insomma rivedendo il Bilancio studiando soluzioni ad hoc».

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