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Cronaca Pulfero

La notte la sorprende sul Matajur, escursionista slovena salvata dai soccorsi

Una donna classe 1955 è stata tratta in salvo nelle prime ore del mattino

È stata sorpresa dal buio lungo l'ascesa al Matajur e nelle prime ore del mattino un'operazione di ricerca ha consentito di ritrovarla e portarla in salvo. Si tratta di una escursionista di Caporetto, classe1955.

Il via ai soccorsi

L'allarme è stato dato intorno alle 23 dalla vicina di casa della donna che non l'aveva vista rientrare, e che era al corrente del fatto che l'amica volesse raggiungere la cima del monte. L'allerta è partito dalla polizia slovena e, attraverso i Carabinieri, è passato a catena alle squadre di soccorso del Soccorso Alpino (sloveno e italiano), della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, che si sono coordinate facendo campo base al valico di Stupizza.

L'attività

Le ricerche della donna hanno interessato i diversi versanti di salita alla montagna e al ritrovamento della sua bicicletta si sono concentrate lungo la cosiddetta via di Palma, che si inerpica lungo il ripido e impervio versante Ovest. La via si sviluppa lungo un difficile ed esposto bosco verticale e raggiunge attraverso un tratto di via ferrata le malghe di Mersino, per poi condurre in cima. Le squadre di soccorso, composte da sette tecnici del Soccorso Alpino, due soccorritori della Guardia di Finanza e due Vigili del Fuoco che hanno collaborato alle ricerche, si sono divise in due percorrendo in parte la via di Palma dal basso (dal valico di Stupizza) e dall'alto (dal rifugio Pelizzo).

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La riuscita

Intorno alle due del mattino i soccorritori hanno sentito la donna rispondere ai loro richiami e l'hanno individuata. La donna è stata ritrovata sana e salva, tranquilla ma molto infreddolita ad una quota di 1150 metri di altitudine dove, colta dal buio, aveva deciso saggiamente di fermarsi e attendere la luce per concludere il percorso. Aveva con sé il cellulare, ma in quella zona non c'è rete. La via che aveva scelto di percorrere nel primo pomeriggio presenta un dislivello di 1400 metri – percorsi in circa due ore dai tecnici del Soccorso Alpino che sono partiti dalla base – e normalmente l'intero percorso, per escursionisti esperti, necessita di quattro o cinque ore di cammino per essere compiuto.

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