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Cronaca Tavagnacco / Via Alpe Adria

Crisi Hypo Bank: i sindacati chiedono rispetto alla Direzione Generale

Situazione ancora agitata nella sede friulana del gruppo bancario. Le rappresentanze sindacali lamentano la scarsa considerazione da parte della controllante e pretendono un maggiore aiuto da parte del governo regionale

Agitazione alla Hypo Bank, con la Direzione Generale nel mirino dei sindacati. Il comunicato emesso dalle rappresentanze unitarie

CARA AZIENDA NON LA RACCONTI GIUSTA!!!

Facendo seguito al comunicato aziendale dell’08/10/2012, ribadiamo la posizione del tavolo sindacale unitario e precisiamo alcuni punti fondamentali omessi, con la consueta furbizia, dalla Direzione Generale.

Innanzitutto: perché nessuno dei quattro firmatari ha messo “la propria faccia” al tavolo delle trattative? Un normale confronto fra lavoratori/OO.SS. e azienda non può prescindere dalla presenza delle parti coinvolte, considerata la responsabilità della dirigenza firmataria.

Quale sarebbe la “disponibilità ad un confronto serio e responsabile con le rappresentanze sindacali”? Quale sarebbe “lo spirito di reciproco rispetto” auspicato dalla controllante?

Nella nostra richiesta di incontro abbiamo espressamente ritenuto indispensabile la sua presenza (oltre a quella della dirigenza italiana) in quanto “proprietaria” di Hypo Italia per discutere della situazione; ma la Hypo Alpe Adria Bank International AG sembra non considerare il nostro futuro un problema, tanto da comunicarci semplicemente via e-mail di non inoltrare più loro alcun comunicato o richiesta di incontro.

E lo chiamano rispetto reciproco? Sottolineiamo con forza, poi, che discutere con dei procuratori sul mandato contenuto nella lettera che noi rappresentanti abbiamo ricevuto il 10 settembre era quanto mai inaccettabile; ricordiamo l’esclusione di praticamente tutti gli strumenti messi a disposizione dal CCNL ( dal part- time ai fondi di solidarietà etc.).

Avremmo dovuto, forse, accettare di trovare un compromesso per mandare a casa 118 colleghi senza poter valutare alcuna soluzione alternativa?
Noi vogliamo che il confronto si apra nel pieno rispetto del contratto nazionale che la direzione richiama ma, nel contempo, ne cassa ogni previsione.
Noi vogliamo che la Direzione chiarisca qual’è il progetto di questa riorganizzazione che, iniziata nel febbraio 2012 non sembra avere né capo né coda, se non altro perché c’è stato sempre il NETTO rifiuto a presentare alle OO.SS., e di conseguenza ai lavoratori alcun piano industriale, sempre che ne esista uno a questo punto.

Noi vogliamo che i 118 “esuberi”, come definiti sempre dal “quadriumvirato dei firmatari”, tornino ad essere lavoratori con un futuro potendo contare su tutti gli strumenti di legge che sono messi a disposizione per fronteggiare situazioni di crisi/riorganizzazione aziendale ed evitare la mattanza che si verificherebbe con i licenziamenti.

CARA REGIONE, DEVI FARE DI PIU’!!!

Abbiamo incontrato nella sede della Regione FVG in Udine il Governatore Tondo e gli Assessori Brandi e Seganti. Da questo incontro ci aspettavamo azioni concrete a sostegno dei 403 rimasti lavoratori di Hypo Bank e degli 80 di Hypo Leasing Srl, considerati gli incontri del 17 settembre con gli Assessori e del 4 ottobre con la II Commissione Consiliare. L’intervento della Regione si è concretizzato in impegni a creare contatti con la proprietà.
Riteniamo l’incontro completamente insoddisfacente in quanto non ha portato le soluzioni che auspicavamo e avevamo richiesto negli incontri istituzionali precedenti a tutela dei 118 annunciati licenziamenti e di tutti gli altri colleghi, al momento non coinvolti, ma preoccupati per il futuro del proprio posto di lavoro. Crediamo che la “moral suasion” alla quale ha accennato il Governatore non sia sufficiente a gestire questa drammatica fase.
 

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