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Cronaca

Consegnate le firme contro il taglio degli alberi: hanno risposto quasi 8mila udinesi

La petizione del Comitato Autostoppisti di Udine ha raccolto oltre 7800 firme contro il taglio degli alberi del Castello di Udine, che sono state inviate oggi al Sindaco

Grazie alle 7.800 persone che hanno firmato! Udine, il suo castello e il suo verde hanno chiesto aiuto. Assieme abbiamo risposto con una rapidità e in una misura che non hanno precedenti. Per 7.800 volte abbiamo detto forte e chiaro: gli alberi sani del Castello sono parte di Udine, non ospiti indesiderati!”. Questo il commento di Ivano Marchiol, del Comitato Autostoppisti Udine a margine della consegna delle firme raccolte in pochi giorni per fermare il taglio degli alberi del Castello di Udine.

La petizione

La consegna delle firme

Le firme, inviate nel corso della mattinata di oggi, sono state trasmesse al Sindaco e alla Soprintendenza con una richiesta precisa: veder calendarizzato quanto prima un incontro che, oltre alla presenza del Comitato, veda la partecipazione anche di altri soggetti da tempo impegnati per la tutela ambientale e architettonica nella nostra città (Legambiente FVG, Italia Nostra - sezione di Udine e FAI - delegazione di Udine). Questo perché, sostiene Marchiol: “Non siamo interessati a incontri descrittivi o di facciata. Vogliamo un confronto e una definizione forti e condivise delle politiche di gestione del verde urbano, con particolare attenzione al Centro Storico. Sia ben chiaro – prosegue Marchiol – anche nel caso in cui, come estrema ratio, sia davvero necessario (per ragioni tecnico-ambientali) l’abbattimento di alcuni alberi, ci aspettiamo un contemporaneo aumento del verde nel centro cittadino. Bisogna iniziare a cambiare il solito metodo d’azione: prima bisogna introdurre un aumento del verde in città (non solo al Parco del Cormor, gli effetti NON sono gli stessi) e dopo si procede agli abbattimenti (ove necessari).”

Le proposte

Il Comitato Autostoppisti – conclude Marchiol – ha sempre promosso la proposta come strumento di lavoro con l’Amministrazione: anche la nostra visione complessiva dello spazio urbano, elaborata assieme all’ordine degli architetti, è da diversi mesi nelle mani del Comune. Lo stesso vale per la proposta sul verde di Legambiente. Non ascoltare non è fare il bene della città. L’obiettivo deve invece essere il rafforzamento della nostra comunità, a partire da una maggiore attenzione all’Ambiente”.

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