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Cronaca Via Cividale / Via Cividale

Centro accoglienza profughi alla "Cavarzerani": sopralluogo di Serracchiani

La presidente della Regione ha visitato la struttura assieme al prefetto, al questore, all'assessore Torrenti e ai rappresentanti della Protezione civile. Saranno 80 i posti a disposizione dei profughi

La presidente della Regione Debora Serracchiani, con il prefetto Provvidenza Delfina Raimondo, l'assessore regionale Torrenti, il questore Cracovia, e i vertici della Protezione civile, ha svolto questa mattina un sopralluogo alla caserma Cavarzerani di via Cividale.

In particolare la presidente e il prefetto hanno visitato una delle grandi palazzine del comprensorio militare nel quale a breve partiranno un primo lotto di lavori di riattamento della struttura per ospitare in modo temporaneo un'ottantina di profughi. I lavori dovrebbero essere completati entro il prossimo agosto.

"Un sopralluogo per capire esigenze e interventi da compiere nell'immediato", ha sottolineato Serracchiani, anche "per replicare il 'modello Cavarzerani' che stiamo adottando negli altri cinque hub di prima accoglienza che abbiamo previsto in Friuli Venezia Giulia".

Per ridurre i tempi di attesa, ha quindi osservato la presidente della Regione, grazie anche a un contatto diretto con il prefetto Mario Morcone, responsabile per il ministero dell'Interno del dipartimento Libertà civili e Immigrazione, gli interventi verranno eseguiti dalla Protezione Civile con le risorse messe a disposizione dallo Stato.

Ribadendo che questi hub "restano delle strutture 'di passaggio', veramente di primo accoglimento dei richiedenti asilo prima del loro smistamento sul territorio", Serracchiani ha chiarito che continueremo con l'accoglienza diffusa e con la sottoscrizione di convenzioni che permettano a queste persone, quasi esclusivamente maschi e di giovane età, di essere impegnati in piccoli lavori di utilità sociale, ad iniziare, ad esempio come oggi è stato valutato nel corso del sopralluogo alla Cavarzerani, con la pulizia del verde e la realizzazione di piccole zone di ricreazione interne alla caserma. Ciò anche nell'intento, come dagli stessi richiedenti asilo è stato espressamente richiesto, di occupare il tempo e non disperdersi nelle vie di Udine.

"L'impegno della Regione è massimo - ha dichiarato Serracchiani - ma proprio a fronte di questi sforzi dell'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, degli organi dello Stato, delle forze dell'Ordine, delle strutture di volontariato, ricordiamo che questi non sono turisti, ma ospiti che devono rispettare le regole che ci daremo con questi protocolli. Se queste regole non verranno rispettate, i richiedenti asilo perderanno il diritto di accoglienza", ha confermato Serracchiani.

La delegazione ha quindi visitato l'area nella quale attualmente vengono ospitati 140 giovani afghani e pachistani in sedici grandi tende (da 8-9 posti ciascuna) fornite dal ministero dell'Interno. L'assistenza viene garantita dal personale della Croce rossa, della Protezione civile regionale e da tutti i volontari: "a loro - ha indicato la presidente - vada il ringraziamento della Regione per l'opera di solidarietà che stanno svolgendo, nell'interesse di tutti".

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