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Cronaca

Centri massaggi sequestrati, c'erano anche le "carte fedeltà" per i clienti

Ogni cinque "massaggi" uno era previsto come gratuito. Durante la conferenza stampa di presentazione dell'operazione uno dei telefonini usati dall'organizzazione per farsi contattare ha squillato

Arrestate 18 persone e 24 denunciate in stato di libertà, sequestri di 14 centri massaggi cinesi - per un totale di 650mila euro - di sei auto di grossa cilindrata come Bmw e Mercedes ( valore complessivo di 150mila euro) e di 48mila euro in contanti. Mettendo tutto assieme si arriva a circa 800mila euro. Sono queste le cifre dell’operazione “Veneralia”, messa in opera dai carabinieri della stazione di Palmanova, comandanti dal capitano Stefano Bortone, in un’inchiesta seguita dal sostituto procuratore udinese Giorgio Milillo. 

Una vittoria

«Mi sono sempre battuto per per considerare una priorità il rintraccio dei patrimoni illeciti e la loro confisca - ha precisato il procuratore Antonio De Nicolo, presente alla conferenza stampa in cui è stata illustrata l’attività -. Le misure cautelari possono anche cessare - ha chiosato il magistrato -, ma i soldi ce li siamo ripresi, e questa è una nostra vittoria». 

L’origine

L’indagine iniziò nel mese di aprile del 2017. L’origine è stata la frettolosità con la quale un cliente uscito da un centro massaggi, alla vista dei militari che erano in zona per dei controlli, ha cercato di tagliare la corda. I carabinieri intercettarono il soggetto e lo condussero in caserma, dove ammise di aver ricevuto, oltre al massaggio, anche delle prestazioni sessuali, pagate direttamente alla responsabile del centro. Gli sviluppi investigativi permisero di arrestare due persone, denunciarne altre sette (tra cui due italiani) e sequestrare i contratti di acquisto di tre immobili acquistati in Cina per 750mila euro. 

Centri massaggi cinesi nel mirino dei carabinieri, le immagini

La conclusione

L’ultima parte dell’attività ha avuto luogo ieri, con l’impegno dei carabinieri della città stellata supportati da colleghi del Comando provinciale di Udine e delle compagnie di Venezia-Mestre, Padova e Milano Duomo, per un totale di 82 uomini impiegati. Sono state eseguite 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere - disposte dal Gip Maria Rosa Persico - nei confronti di 11 donne (condotte al carcere femminile del Coroneo di Trieste) e due uomini, tutti di nazionalità cinese. Le ipotesi di reato sono quelle di “sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione” e “favoreggiamento personale”. 

Gli arrestati

Le donne sono Xianhong Lin, 47enne - residente a Roma, di fatto domiciliata a Cervignano -, Lixia Gao - 20enne, residente a Udine -, Meiqing Zhao -( soprannominata Sara), 48enne, residente a Udine -, Jinlian Hong - 45enne, residente a Udine -, Yangeui Wang - 40enne, residente a Udine -, Liping Wen - 42enne, residente a Udine -, Danna Zou - ( soprannominata Sofia) 27enne, residente a Tricesimo -, Yanhong Liu - (soprannominata Linda) 40enne, residente a Ruda -, Hui Liu - (soprannominata Monica) 53enne, residente a Martellago (Ve), di fatto domiciliata a Tricesimo -, Ying Liu - ( soprannominata Luna) 39enne, residente a Cordenons -, Zhuping Nie - 37enne, residente a Udine -. Le ultime due menzionate erano di fatto le coordinatrici dell'organizzaione. I due uomini coinvolti sono Fangnao Wu, 44enne, residente a Udine, e Enyong Hu, 33enne, residente a Udine.

I luoghi 

Tutti i centri massaggi sequestrati sono distribuiti tra Udine e provincia. Uno a Tricesimo, Remanzacco e Palmanova, due a Cervignano e gli altri a Udine (tra gli altri uno in viale Palmanova, uno in viale Trieste, uno in viale Ungheria, uno in viale Leonardo da Vinci e uno in viale Europa Unita).

Le curiosità

L’utenza dei centri massaggi, come ha dichiarato il capitano Bortone, «era trasversale», sia per quello che riguarda l’età, la disponibilità economica e la provenienza geografica (nella maggior parte dei casi i centri erano situati in luoghi di passaggio. Le prestazioni potevano costare dai 50 ai 300 euro, a seconda del tipo di richiesta effettuata dal cliente. Il denaro veniva mandato periodicamente in Cina con i servizi di "money transfer". Alle ragazze in genere era destinato il 50 per cento della cifra incassata. Erano previste anche delle agevolazioni per gli affezionati, come la carta fedeltà che garantiva un massaggio gratis ogni cinque. Non si è avuto conto di “massaggiatrici” costrette a prostituirsi con violenza. La maggioranza dei clienti era di sesso maschile, ma sono state registrate anche due donne. Liu Hui è stata arrestata “al volo”, mentre - con tutta probabilità - fuggiva: con le valige in mano stava infatti prendendo un treno in stazione centrale a Milano. Tra il materiale sequestrato c'erano anche dei telefonini, usati per farsi contattare dai clienti. Uno di questi, durante la conferenza stampa, ha suonato in diretta. Non una grande mossa da parte del presunto cliente. 

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