Caso Regeni, Gentiloni si dichiara insoddisfatto
In un incontro a Roma con alcuni studenti, il ministro ha definito come una «ferita aperta» la vicenda legata alla morte del ricercatore di Fiumicello
La vicenda sulla morte di Giulio Regeni è considerata una «ferita aperta». Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni nel corso di un incontro con gli studenti all'Università Luiss di Roma.
Gentiloni ha espresso insoddisfazione: «non a caso abbiamo ritirato l'ambasciatore in Egitto e non lo abbiamo più rimandato al Cairo», riferisce l'Ansa, nonostante sembrava ci fossero stati segnali di collaborazione da parte del paese arabo in cui il ricercatore di Fiumicello è stato ucciso. I "segnali di speranza" avuti a settembre dalle autorità egiziane, secondo il Ministro, sono stati interpretati dalla procura di Roma «come una qualche possibilità di collaborazione» .