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Venerdì, 26 Aprile 2024
accoglienza

700 ucraini in fuga accolti in Friuli Venezia Giulia

Fedriga: "Necessario coordinare gli aiuti, non possiamo essere lasciati da soli". Dai confini ne sono transitati circa 12 mila ufficialmente. Incerto il numero degli arrivi autonomi.

Sull'evoluzione della crisi Ucraina-Russia, la questione profughi in fuga dalla guerra è sempre più pressante. Dai confini regionali le prefetture stimano siano transitate circa 12 mila persone, nella maggior parte dei casi con destinazioni fuori regione. Circa 700 si sono fermati in Friuli Venezia Giulia. Ma non è possibile avere conteggi precisi perché sono molti gli ingressi autonomi con auto o mezzi privati. Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha detto: "La generosità espressa dal Friuli Venezia Giulia è enorme. Ora, però, dobbiamo organizzarla con regole efficaci per aumentarne l'incisività”. E ha continuato "Siamo di fronte, per quanto riguarda l'impegno dei territori e delle regioni, a una situazione ancora poco definita. Le previsioni della Comunità internazionale e del governo nazionale sull'arrivo dei profughi dalla guerra in Ucraina non consentono di capire come evolverà la drammatica situazione. Insieme alla Protezione civile nazionale e al governo abbiamo già iniziato un'organizzazione territoriale che coinvolgerà non solo la Regione, ma anche tutti gli enti locali del Fvg".

Logistica

Fedriga ha anche il ruolo di commissario dell’emergenza insieme agli altri presidenti di regione: “Dobbiamo occuparci della logistica, anche se rimane in capo alle prefetture che possono chiedere supporto in caso di necessità, e dell'assistenza sanitaria. Anche i Comuni devono essere protagonisti di questa azione umanitaria di accoglienza, necessaria e doverosa quale supporto alle persone che scappano dalla guerra, soprattutto donne e bambini, abbandonando le loro case per mettersi al riparo dalle bombe".

Il Comune di Udine mette a disposizione altri 100 posti


"Il sistema generale del Fvg - ha sottolineato ancora Fedriga - ha risposto con grande senso di responsabilità e solidarietà. Ci sono state donazioni e supporto anche da parte di soggetti privati e imprese per accogliere le persone e offrire anche possibilità lavorative, creando un processo di integrazione molto sviluppato". 

Situazione sanitaria

Il governatore ha auspicato "Sarà decisiva l'interlocuzione con il governo, perché il sistema Paese deve organizzarsi anche per garantire le coperture finanziarie a tutte le Regioni. Non parliamo infatti solo di tamponi o di vaccini anti Covid, ma anche di altri generi di vaccini (soprattutto in età pediatrica) per tutelare le genti ucraine in arrivo, ma anche le nostre comunità che vivono in un'area di ingresso principale rispetto altre regioni. Le varianti sono molteplici ed è quindi necessario registrare tutti all'interno del sistema sanitario per un monitoraggio preciso e garantire una piena assistenza. Numeri enormi che, tuttavia, non possono pesare solo sul Friuli Venezia Giulia".

Protezione civile Palmanova

Il governatore ha quindi sottolineato che "l'hub della Protezione civile di Palmanova è stato individuato come centro di coordinamento per gli aiuti che vengono portati alla popolazione in guerra e i volontari della Protezione civile sono già impegnati in due missioni, partite nel primo pomeriggio di ieri, per
garantire supporto logistico e l'approvvigionamento di materiale sanitario alla popolazione nei territori in prossimità del confine Ucraino".
Fedriga ha chiarito che "allo stato attuale non è prevista la creazione di hub sanitari sui confini". 
 

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