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Venerdì, 26 Aprile 2024
prevenzione

"La Regione non ha un piano di lotta agli incendi boschivi"

Legambiente Fvg prova a discutere sulle azioni di prevenzione degli incendi boschivi, per evitare che situazioni come quella attuale si ripetano in futuro nella nostra regione

Al quinto giorno di incendi in Friuli Venezia Giulia, a divulgare una nota è anche la rappresentanza regionale di Legambiente, che esprime anche "profondo cordoglio per la tragica fine di Elena Lo Duca Coordinatrice del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Prepotto durante le operazioni di spegnimento di un incendio in località Cialla".

La nota

"L’aridità del suolo e la temperatura dell’aria sono tali per cui basta nulla per scatenare un incendio di vaste proporzioni mentre l’acqua versata dagli aerei e dagli elicotteri praticamente evapora prima di raggiungere il suolo e, a maggior ragione, con le fiamme in chioma non si riesce ad ottenere significativi risultati; se va bene si può contenere l’avanzata dei fronti di fuoco con la realistica previsione (che è quasi una certezza) che il prossimo refolo di vento farà ripartire le fiamme": questa è la drammatica sentenza degli operatori di Legambiente sulla situazione in Friuli Venezia Giulia. "Possiamo dire che solo forti piogge, al momento non previste, potranno spegnere questi disastrosi fuochi; il rischio di ripartenze resterà elevato".

Incendi in regione: il punto della situazione

Merito a chi lavora sul campo

"In queste condizioni eccezionali la lotta agli incendi boschivi non si fa con i mezzi aerei, in particolare quelli ad ala fissa; questi servono da contenimento e da appoggio al lavoro che a terra (tante) squadre di uomini organizzati devono svolgere. Questi sono l’elemento strategico e tattico in grado di dare risultati consistenti e duraturi perché solo essi possono raggiungere con la sufficiente quantità d’acqua le fiamme al suolo e spegnerle. È quindi il caso di rendere merito a ringraziare i tanti che in questi giorni stanno lavorando per questo", continua la nota di Legambiente, sottolineando un tecnicismo sul metodo di intervento in casi emergenziali come questi. 

Per i volontari e le volontarie di Legambiente, "questi incendi sono conseguenza della grave siccità e come ci si trovi di fronte ad una tempesta perfetta che trae la sua origine dai cambiamenti climatici in atto. Bisogna perciò porsi urgentemente la domanda di cosa fare per ridurre strutturalmente il rischio del ripetersi di queste tragedie, che toccano l’ambiente, le persone, l’economia, con i gravissimi danni ed effetti visti in questi giorni, e di come rendere più resiliente il nostro territorio e i nostri boschi".

La proposta

Per questo, Legambiente ritiene che debbano essere attivare concrete azioni di prevenzione civile per prevenire gli incendi, per curare i boschi e le boscaglie, "da integrare a partire da una pianificazione unitaria delle azioni in capo alla Regione Friuli Venezia Giulia, oggi priva di un Piano di lotta agli incendi boschivi, con quelle di rango comunale da inserire nei piani comunali di protezione civile".

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