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Vini ‘slow’, ma non solo: dove scoprire un diverso modo di concepire l’enogastronomia

Ad ottobre arriva l'evento dedicato a prodotti enogastronomici realizzati con un nuovo approccio, più naturale, che fanno bene a corpo e mente

Il vino è tra le bevande più antiche, nonché amate, del mondo e l'Europa ne vanta una radicata tradizione, nonché una notevole varietà.
Il territorio tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia, in particolare, ha un elevato numero di vitigni e l’influenza che questa bevanda ha esercitato su abitudini e cultura lo annoverano, di diritto, tra i patrimoni locali.
La realtà vinicola è in continua evoluzione e punta sempre più ad una produzione fondata su qualità, innovazione, rispetto del territorio e sostenibilità.
Un esempio di un rinnovato modo di vinificare è l’approccio biodinamico, maggiormente connesso con la natura e con l’ambiente circostante, che consente di ottenere vini biologici e ecologici.
Questo avvicinamento ad un nuovo metodo di produzione è ben riconoscibile presso alcune realtà locali, in grado di produrre vini eccellenti in accordo con il territorio.
Purtroppo, a volte, non si hanno le opportunità di scoprire le produzioni vinicole più piccole.

Proprio per offrire l’occasione di approfondire questo genere di realtà, Carso Kras e Slow Food Italia hanno organizzato OKÙS – Trieste Food Lab, rassegna per una enogastronomia buona e sostenibile, che si terrà a Trieste il 15 e il 16 ottobre.
Le due giornate prevedono laboratori di degustazione e visite in cantina.
Il sabato avrà luogo anche un convegno, durante il quale i relatori cercheranno di trasmettere strumenti, conoscenze e valori utili ai partecipanti sia per approfondire le tematiche trattate che per assumere comportamenti più responsabili nei confronti della viticoltura locale e del verde in generale. 
Dato il coinvolgimento di Slow Food, l’attenzione sarà focalizzata, principalmente, su educazione alimentare, convivialità, tematiche ambientali, biodiversità, sostenibilità e, naturalmente, sulla scoperta di piccole produzioni agricole di qualità.

Laboratori di degustazione per scoprire inaspettate delizie

Sabato 15 ottobre sarà dedicato ai laboratori di degustazione, dove assaggiare il meglio di alcune delle migliori produzioni casearie italiane e francesi, prosciutti crudi provenienti da piccole realtà premiate, prodotti sostenibili a base di pesce prodotti in Italia, nonché i vini e i vignaioli locali.
Tutti e tre gli incontri si terranno presso Eataly Trieste (Riva Tommaso Gulli, 1) e richiedono la prenotazione.

Pane, prosciutti d’Italia e i vini del Carso
Laboratorio dedicato alla degustazione di alcuni salumi poco conosciuti, ma di eccezionali qualità e gusto, accompagnati da vini locali e pani prodotti da Eataly Trieste.
La formazione sarà curata dall’esperto di enogastronomia Stelio Smotlak, triestino, maestro assaggiatore di salumi Onas, tra i fondatori di Slow Food a Trieste.
L’evento si terrà alle ore 14.30 e alle 18.30.

Le relazioni pericolose: i vini macerati del Carso e i formaggi ribelli d’Europa
Un’occasione per assaggiare i formaggi erborinati, come il Blu piemontese, il Roquefort stagionato nelle grotte naturali della montagna di Cambalou in Francia, lo Storico Ribelle presidio Slow Food, il Parmigiano Reggiano biologico ad alta stagionatura. Il tutto, in abbinamento con vini macerati del Carso e provenienti da due cantine presenti sulla guida Slow Wine. I pani presenti verranno prodotti da Eataly Trieste.
Si può scegliere tra due orari: 10.30 oppure 16.30.

Il pesce del Golfo alla prova dei vini del Carso
Grazie a esperti e pescatori, si approfondirà la conoscenza di alcuni molluschi, crostacei e pesci tipici dell’autunno locale, degustando prodotti ittici selezionati in accordo con stagionalità, sostenibilità e freschezza.
La formazione sarà tenuta da tecnici del Gruppo di Azione Costiera del Friuli Venezia Giulia.
Vini autoctoni e pani realizzati da Eataly Trieste accompagneranno i prodotti ittici proposti.
Inoltre, i partecipanti riceveranno, in omaggio, la maglietta di ‘Fish Very Good’.
Appuntamento alle 16.15.

Visita in cantina, una domenica dedicata ai viticoltori

La giornata di domenica 16 ottobre sarà all’insegna del buon vino. Si potranno visitare le cantine dei viticoltori della Rete Carso Kras, scoprendo la loro produzione.
Durante ogni visita si assaggeranno 4 vini, serviti con panificati di accompagnamento.
È necessaria la prenotazione.

Cacovich e Budin
Questa visita prevede l’incontro con due vignaioli locali, Dimitri Cacovich, che porta avanti la passione del nonno e Gregor Budin, che produce i suoi vini nel modo più naturale possibile.
Alle ore 10:00 ci si recherà all’azienda Cacovich, mentre alle 14:30 si passerà all’azienda Budin.

Zidarich e Grgi?
Durante questo appuntamento, si visiterà la cantina sotterranea scavata nella roccia di Zidarich, presente sulla guida Slow Wine (ore 10:00); a seguire, la degustazione dei vini di Grgi?, prodotti con approccio biodinamico (ore 16:00).

Kocjan?i? e Lenardon
Un incontro che permetterà, per prima cosa, di esplorare la cantina di Lenardon, divisa nel dopoguerra tra Italia e Jugoslavia (ore 10:00).
In seguito, si degusteranno i vini di Kocijan?i?, presenti sulla guida Slow Wine (ore 14:30).

Škerk e Mili? Damijan
Un’opportunità per ammirare le cantine di pietra carsica e assaggiare i vini dall’approccio naturale di Škerk (ore 10:00), nonché di scoprire i vini di Damijan Mili?, profumati e sapidi e con una caratteristica mineralità dovuta alla pietra carsica (ore 14:30).

Un’occasione unica di scoprire cibi e vini “slow”.

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