rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
publisher partner

Dialogo, amicizia e apprendimento attivo: l’Istituto Tecnico Industriale è il posto giusto per crescere insieme

Aperte all’ITI di Udine le iscrizioni ai corsi d’informatica e meccatronica

Formazione e socialità: dovrebbero essere questi i due obiettivi prioritari di una scuola superiore. Due elementi fondamentali per aiutare ragazze e ragazzi, che hanno appena superato il loro primo importante obiettivo, quello della terza media, a crescere in modo consapevole e rispettoso di sé stessi e degli altri.

La formazione, infatti, aiuta ad aprire la mente, perché lo studio del passato e le conoscenze del mondo permettono di imparare e sviluppare un proprio pensiero, proprie idee originali e nuove conoscenze.

Imparare facendo, il metodo dell'Istituto Tecnico Industriale Bearzi

Tutto questo viene raggiunto con lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche, stage e laboratori che permettono di sperimentare il “conoscere” attraverso il “fare”. Un metodo didattico utilizzato anche nell’Istituto Tecnico Industriale G. Bearzi di Udine, di cui ha avuto modo di parlarci la preside dell'Istituto.

“Il nostro Istituto Tecnico è nato nel 2007 e da allora è via via cresciuto, accogliendo allievi provenienti da tutto il Friuli. Oggi conta 300 allievi e 14 classi: numeri importanti, ma in una dimensione che ci permette di seguire ogni singolo ragazzo. In questo senso, puntiamo molto sui pomeriggi di studio a scuola: i ragazzi possono fermarsi qui per studiare singolarmente in aula studio e per frequentare gli sportelli con i loro docenti. È un modo per far crescere l’autonomia organizzativa degli allievi e, insieme, far sì che sentano la scuola come casa. Accompagnare il rigore degli studi alla familiarità dell’ambiente è, infatti, da sempre la chiave delle scuole salesiane.”

Oltre 150 aziende partner, laboratori e attività parallele: questo è il Bearzi

Il Bearzi, così viene chiamato dai suoi studenti, offre non solo insegnanti preparati e formati sulle nuove tecnologie e oltre 150 aziende partner sul territorio per le attività di stage, ma anche laboratori delle più diverse discipline, tra le quali fisica, chimica, robotica, elettronica e informatica, e officine di pneumatica, oleodinamica, macchine utensili e controllo numerico.

L’altro elemento fortemente curato dal Bearzi, come visto, è la socialità, raggiunta creando un contesto dove poter agevolare relazioni autentiche e rispettose tra alunni, così da porli nelle condizioni di crescere e sviluppare una personalità propria, in grado di operare scelte consapevoli.

Al Bearzi, intorno a questi due elementi portanti, ruotano attività didattiche e corsi stimolanti per gli alunni. Per quanto riguarda i corsi, quest’anno ne verranno attivati due, scelti per la loro forte aderenza alle reali richieste del mercato:

    • Indirizzo informatico: il futuro Tecnico Industriale Informatico opera a supporto di aziende dedicate alla produzione e la gestione dei software, al dimensionamento e all’esercizio di sistemi di elaborazione dati.

    • Indirizzo meccatronico: le competenze imparate del Tecnico Industriale Meccatronico consentiranno a questo di collaborare alla fabbricazione e al montaggio di componenti e sistemi meccanici, aiutando nel programmare, far avanzare e controllare la produzione, anche grazie a un’attenta valutazione dei costi.

Ai corsi principali, poi, si aggiungono tante occasioni per sperimentare attività parallele alcune delle quali tipiche dell’ambiente salesiano come i giochi e i tornei organizzati durante le ricreazioni, le uscite e i ritiri spirituali durante tutto l’anno, così come la castagnata, la Festa di don Bosco e quella di Maria Ausiliatrice. Sul fronte didattico puro, invece, gli studenti hanno la possibilità di seguire corsi di inglese con la Mater Academy, corsi di musica dedicati a i più diversi strumenti e al canto, il tutto sempre supportati dalle nuove tecnologie digitali.

All’Istituto Tecnico Industriale G. Bearzi, dunque, tutto fa metodo educativo, in accordo con le parole pronunciate proprio da Don Bosco, che sosteneva che “è l’ambiente il più formativo dei programmi”.

E non aveva tutti  torti, considerati i numeri macinati dal Bearzi e dai suoi alunni:
    • Tasso di occupazione del 100%
    • 8.960 ore complessive di stage nel periodo pre-covid
    • 55 offerte di lavoro ricevute sempre in tale periodo
    • L’82% dei diplomati decide di proseguire nello studio universitario.

Cifre che fanno ben comprendere le potenzialità di un diplomato al Bearzi e le sue reali possibilità non solo di fare pratica presso aziende sul territorio, ma anche di scegliere tra due opzioni altrettanto valide, lavoro o università, una volta terminato il percorso di studio.

E allora, a tutti gli interessati non resta che visitare il sito web o l’Istituto, per procedere all’iscrizione a uno dei due corsi proposti quest’anno. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

UdineToday è in caricamento