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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Giorni della merla freddi, primavera bella: cosa dicono le leggende

Non si contano i detti popolari e leggende sul 29, 30 e 31 gennaio chiamati i "giorni della merla". Ecco quali e cosa accade se il freddo è particolarmente pungente

Chi ambisce a vivere il tepore della primavera in anticipo può star contento. Almeno secondo quanto vorrebbe la credenza popolare sui "giorni della merla". Già, perché il 29, 30 e 31 gennaio vengono definiti, appunto, i “giorni della merla” e la tradizione vuole che se sono particolarmente freddi la primavera sarà bella, mentre se le temperature saranno più miti allora la primavera tarderà ad arrivare. E, senza andare a consultare le previsioni meteo, basta aver messo il naso fuori casa in questi giorni per sentire il freddo.

Perché si chiamano “Giorni della merla”

Sul perché queste tre giornate si chiamino così, non si contano le leggende. Una prima, e più conosciuta, vuole che un dispettoso gennaio rubò tre giorni a febbraio per mettere in difficoltà una merla bianca e i suoi pulcini. Il volatile reagì accumulando più scorte di cibo, ma gennaio le giocò un altro brutto tiro, irrigidendo ancora di più gli ultimi giorni del mese. La merla a questo punto riparò con i piccoli in un camino, ma quando uscì, lei e i suoi pulcini restarono perennemente macchiati di fuliggine.

Meno poetica, invece, è la leggenda secondo cui, nel Settecento nella pianura padana. Un pesante cannone, appunto detto 'Merla', avrebbe dovuto attraversare il Po, ma dato che il fango e l'acqua non avrebbero consentito un trasbordo agevole, i belligeranti attesero fine gennaio per attraversare il fiume, completamente ghiacciato.

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