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Cinque milioni di euro per diagnosticare le malattie rare, acquistato super computer

In campo l'intelligenza artificiale per trovare le connessioni nella mole di dati su ogni paziente conservata dalla sanità pubblica. Un progetto coordinato tra AsuFc, Uniud, Area Science Park e Sissa

Otto anni di ritardo nella diagnosi. Quattro pazienti su dieci che ricevono la diagnosi errata. O la terapia sbagliata. La soluzione potrebbe nascondersi nei dati e nelle informazioni contenute nelle cartelle cliniche. Per gestire questa enorme mole di dati scende in campo l'intelligenza artificiale. Grazie a due progetti, finanziati dalla regione con circa cinque milioni di euro, verrà acquistato anche un supercomputer, inserito in un data center presso l’università di Udine. Un sistema che permetterà di elaborare miliardi di dati in tempo reale. L’algoritmo verrà calibrato per cercare, in un'enorme quantità di dati, gli elementi distintivi per capire se ci possano essere fattori che nascondono una patologia rara. La tecnologia entrerà in gioco anche per stabilire nuove terapie, e potrà essere usata per la formazione di medici che avranno una maggiore preparazione ed esperienza anche tramite sistemi digitali di simulazione, e potranno sviluppare sistemi di chirurgia robotica per le operazioni più complesse.  GLi strumenti potranno anche essere messi a disposizione di altri enti, anche privati. 

I progetti nascono nel Centro di coordinamento delle malattie rare, e vedranno la partecipazione di Azienda sanitaria Friuli Centrale, università di Udine, Area Science Park e Sissa di Trieste.

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