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Salute

"Passata l'emergenza, i presìdi ospedalieri periferici devono tornare a regime"

Liguori (Cittadini): «Essenziali per evitare il sovraffollamento degli Ospedali Hub»

Mobilitazione per i presìdi ospedalieri di provincia: a esprimere la loro preoccupazione la consigliera regionale dei Cittadini, Simona Liguori e la consigliera regionale del Partito Democratico Mariagrazia Santoro. «Non faremo mancare attraverso atti d'Aula il nostro sostegno ai Comitati per la difesa degli ospedali territoriali di Cividale e Valli del Natisone, Gemona, Maniago e Sacile, presidi che rivestono un’importanza fondamentale nell’erogare servizi di prossimità essenziali quali il punti di primo intervento, il reparto di Medicina, la radiologia e il laboratorio analisi, evitando la congestione degli ospedali Hub, ossia, per quanto riguarda l’area vasta udinese, l’ospedale Santa Maria della Misericordia». Cosi la consigliera regionale dei Cittadini, Simona Liguori, che ha preso parte alla conferenza stampa curata dal coordinamento dei Comitati per la salvaguardia dei piccoli ospedali.

Oltre il Covid

«È necessario guardare oltre il Covid: il momento di crisi più forte della pandemia, quando tutte le forze erano concentrate nella lotta al virus, è superato, i presìdi ospedalieri (soprattutto dei territori marginali) stravolti e indeboliti per l'emergenza continuano però a non dare le ordinarie risposte di salute ai cittadini». Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd) a margine della conferenza stampa del coordinamentoregionale dei comitati a difesa dei presìdi ospedalieri di Gemona, Cividale, Maniago e Sacile. «L'assenza odierna del presidente Fedriga e dell'assessore Riccardi all'incontro a cui erano stati invitati dai comitati è indicativa della poca disponibilità all'ascolto», afferma la Santoro, secondo la quale «passata la fase emergenziale, la gestione del Covid ora deve rientrare per quanto possibile nei binari dell'ordinario per ridare spazio a tutti i presidi ospedalieri del territorio, in particolare quelli delle zone più marginali sacrificati in tempo di pandemia, garantendo nuovamente i servizi sanitari ai cittadini».

Le richieste della consigliera, alla giunta, partono dalla necessità di superare l'emergenza sanitaria. «Peccato che su questo ci sia una coltre che impedisce di capire quando arriverà il momento delle risposte: dalla Giunta regionale - rimarca la consigliera dem - sentiamo solo verbi declinati al futuro, mentre i bisogni attuali di salute nelle zone periferiche continuano ad aspettare tra i disagi. Non si tratta, come qualcuno pensa, di un gioco di bandierine, ma di riconoscere che i bisogni di salute dei cittadini di territori marginali hanno bisogno di risposte specifiche».

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