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Fondi Ue: il Friuli Venezia Giulia ha usato tutti i soldi arrivati dall'Europa

La Regione è la prima in Italia per la capacità di spesa nella programmazione dei fondi europei legati al Por Fesr 2014-2020. Sono stati programmati efficacemente tutti gli oltre 230 milioni di euro di risorse Por, in investimenti sul territorio circa 270 e ai beneficiari circa 251 milioni

Il Friuli Venezia Giulia è al primo posto tra le Regioni italiane per la capacità di spesa nella programmazione dei fondi europei legati al Por Fesr 2014-2020. Lo ha comunicato il ministero dell'Economia e delle Finanze. La Regione è, infatti, riuscita a programmare efficacemente tutti gli oltre 230 milioni di euro di
risorse Por, a impegnarne in investimenti sul territorio circa 270 e a pagarne ai beneficiari circa 251 milioni. Questo per il programma 2014-2020.

L'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli ha sottolineato il primato: "I risultati fin qui ottenuti - ha sottolineato l'assessore - confermano ciò che più volte abbiamo sostenuto nel grande lavoro di squadra che viene portato avanti: abbiamo messo a fattore comune una forte ed efficace collaborazione e un partneriato qualitativo con gli enti locali e con l'intero sistema regionale delle imprese che ci consente di raggiungere ottimi risultati nell'utilizzo delle risorse messe a disposizione dai Programmi Ue".

Prossimi obiettivi

L' occasione è stata l'incontro di Partenariato, convocato per illustrare alcuni importanti progetti che il nuovo Programma Fesr 2021-2027 individua come proprio target e sostiene in quanto decisivi per lo sviluppo del sistema-regione da qui ai prossimi anni. La Regione ha già messo a disposizione 110 milioni a favore del sistema produttivo.

Sono previsti, in particolare, alcuni progetti pilota di digitalizzazione destinati ai Comuni montani serviti da acquedotti rurali di piccole dimensioni. Poi interventi di efficientamento energetico e ammodernamento in chiave green di edifici pubblici in aree interne. Ricompreso anche un intervento di ristrutturazione e adeguamento della rete di drenaggio urbano della città di Trieste per mitigare il rischio idraulico dovuto ai cambiamenti climatici. Altri importanti investimenti riguardano l'estensione delle piste ciclabili di valenza regionale e il miglioramento della connettività wi-fi nella rete ciclabile delle aree interne, in particolare con nuove tratte che considerino percorso casa-scuola e casa-lavoro. Previsto, inoltre, il miglioramento del trasporto pubblico locale attraverso il rinnovo della flotta con nuovi bus elettrici e la dotazione di centri di interscambio modale regionale e transfrontaliero, in particolare rispetto all'evento Go 2025!. In programma anche interventi di copertura wi-fi, per finalità di soccorso-sicurezza, della rete di sentieri montani che hanno una valenza turistica importante. Infine, altri progetti riguardano iniziativa di valorizzazione delle aree naturali protette e dei siti Natura 2000.

Le dichiarazioni

"Si tratta ora - ha proseguito l'esponente della giunta regionale - di proseguire il lavoro di grande qualità che si sta facendo e
per il quale ringrazio tutti gli attori e i partecipanti al tavolo del partenariato. Un lavoro che rinsalda i legami con la comunità e con il territorio per accrescere la competitività della nostra regione, in favore della quale operiamo con la costante attenzione a garantire procedure veloci e regole snelle e semplificate salvaguardando così la qualità degli investimenti". "Anche i nuovi progetti legati alle annualità 2021-27 - ha evidenziato Zilli - nascono dall'ascolto e dalla condivisione con i territori e si attueranno principalmente, con un occhio particolare all'innovazione e alla sostenibilità sociale e ambientale, nell'ambito delle strategie territoriali delle aree urbane e delle aree montane interne delle regione".

 

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