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Lavoro, Pittoni chiede un piano per gli udinesi e attacca la proposta pro-migranti

Il consigliere leghista si schiera contro l'iniziativa del Pd di coinvolgere i richiedenti asilo in attività di pubblica utilità

«Priorità della giunta comunale dovrebbe essere un piano di lavoro per i nostri concittadini in difficoltà, in particolare per le troppe famiglie non più in grado di crescere figli. Solo dopo si può pensare a come trasformare l' ”accoglienza dei migranti in opportunità”. Impresa peraltro improba, visto che sono milioni i disperati del mondo che guardano al nostro territorio, spesso espressione di culture portate più a imporre il loro credo e i loro valori, che a integrarsi. Così si creano solo le condizioni per nuovi arrivi di clandestini, avviando una vera e propria sostituzione di popoli». Parole di Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord a palazzo D'Aronco, all'annuncio del piano del Pd per coinvolgere i richiedenti asilo in attività di pubblica utilità.

«Cosa dovrebbero fare gli udinesi? - si chiede Pittoni - Rinunciare loro a lavorare per garantire il posto a chi impone la propria presenza presentandosi come profugo di guerra, quando nella stragrande maggioranza dei casi (lo dicono i dati del ministero dell'Interno) abbiamo a che fare con giovani maschi in cerca di fortuna in un territorio che non offre più lavoro neanche a chi qui è nato e cresciuto? E' surreale che a esporsi pubblicamente con la richiesta a Roma del trasferimento di almeno 200 migranti ogni due settimane per rientrare in numeri sopportabili, sia il prefetto e non il sindaco, il quale – conclude Pittoni - si limita ad appelli tanto generici quanto inefficaci».
 

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