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Migranti, Pittoni (Lega) attacca: «Honsell fa l'opposto di quello che dice»

Il presidente del "Carroccio" regionale contro il sindaco di Udine sull'incremento dei posti in città per i richiedenti asilo

«Sui migranti Honsell metta d'accordo le parole con gli atti concreti. Continua a dire che “non è accettabile” andare oltre le quote di profughi stabilite, ma solo col progetto Aura (Accoglienza Udine richiedenti asilo) i posti, che l'anno scorso Udine aveva già portato da poco più di duecento a 313, con l'ultima decisione di giunta vengono incrementati a 350, mentre all'ex caserma Cavarzerani si lavora per accogliere stabilmente il doppio delle persone concordate. E la scusa è la solita: “colpa dei Comuni che si rifiutano di gestire richiedenti asilo”. Caro sindaco, non è con l'”accoglienza diffusa” imposta dalla Serracchiani (nei fatti solo una pianificazione dell'invasione in un territorio spesso neppure adeguatamente attrezzato) che si risolve il problema. Prema invece su Roma affinché si decida a lanciare segnali utili a raffreddare i flussi, come stanno facendo tutti gli altri Paesi».

Parole di Mario Pittoni, neo presidente della Lega Nord Fvg e capogruppo del Carroccio a palazzo D'Aronco, con un'esperienza in commissione Politiche Ue del Senato che si occupa specificamente di flussi migratori. «Mi chiedo – aggiunge Pittoni – perchè Honsell continui a ignorare il nostro appello a farsi portavoce della richiesta di soppressione del terzo livello di protezione. Anomalia tutta italiana, che attira migliaia di clandestini in cerca di fortuna (nulla a che fare con i profughi di guerra) in un territorio che non offre più lavoro neanche a chi qui è nato e cresciuto. La protezione aggiuntiva si può correggere in qualsiasi momento con un semplice atto del Governo, liberando risorse per i profughi “veri” oltre che – conclude Pittoni - per i nostri concittadini in difficoltà».
 

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