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verità e giustizia

«Mancata collaborazione su Regeni non può essere prezzo da pagare sull'altare degli interessi economici»

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein attacca da Treviso su sanità, casa e diritti civili. «Mancata collaborazione su Giulio Regeni è prezzo troppo alto»

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, dal palco di Treviso dove è arrivata per sostenere il candidato del centrosinistra, Giorgio De Nardi, in vista delle elezioni comunali del 14 e 15 maggio, è tornata al suo recente attacco sui rapporti tra Eni ed Egitto e alle considerazioni del AD, Descalzi. «Ho sentito dire che sono paesi che se dai, ricevi», ha chiosato la segretaria Dem. «Ma voglio chiedere se tra le cose da dare per ricevere è considerata anche l'impunità dei torturatori e assassini di Giulio Regeni, un ricercatore italiano ed europeo su cui ancora, dopo anni, portiamo ancora questo braccialetto al polso per chiedere verità e giustizia, o la liberazione di Patrick Zacky oppure di smettere di calpestare i diritti fondamentali di tante e di tanti egiziani, per legittimo dissenso. Chiedo anche al governo se questa sia la strada che intende intraprendere come strategia energetica per il futuro dell'Italia. Io penso che passare dalla dipendenza delle fonti fossili di Putin e della Russia, alla dipendenza di fonti fossili di altri regimi non sia la soluzione per questo un Paese che ha invece un grandissimo potenziale non sfruttato sull'energia pulita e rinnovabile, democratica e chiedo quindi che cosa aspettano per mettere in campo un piano di infrastrutturazione dell'energia rinnovabile di questo Paese. Io penso che l'Italia non possa considerare la verità e la giustizia sull'omicidio e le torture di Giulio Regeni e la mancata collaborazione dell'Egitto che ancora non fornisce indirizzi per gli imputati sul processo sulla morte e l'uccisione e la tortura di Giulio Regeni, un prezzo da pagare sull'altare degli interessi economici».

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