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Lunedì, 29 Aprile 2024
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"Troppe deleghe a De Toni" e "mancano aspetti fondamentali": l'opposizione sulla nuova giunta

A parlare sono Loris Michelini (Identità civica), Giulia Manzan (Lista Fontanini) e Giovanni Govetto (Fratelli d'Italia)

Giunta De Toni, le reazioni degli esponenti dell'opposizione in consiglio comunale. 

Michelini

"Non entro nel merito dei nomi – commenta l'ex vice sindaco Loris Michelini (Identità civica), perché non è compito mio, anche se si è saputo che hanno avuto dei contrasti interni molto forti per definire il gruppo di lavoro. In generale trovo che c'è una certa confusione su alcune deleghe che si incrociano e si sovrappongo. Come le grandi opere in capo al neo sindaco De Toni, il pnrr di cui si occupa Venanzi e la viabilità e i lavori pubblici a Marchiol. Queste tre competenze si intersecano in diversi progetti. Speriamo che ci siano degli accordi interni di cui non siamo a conoscenza che possano chiarire chi segue che cosa. In più mancano delle deleghe fondamentali, come la protezione civile, i servizi demografici e l'avvocatura. Vedremo se verranno attribuite ai consiglieri".

Manzan

"Il primo commento non può essere pienamente positivo. Daremo comunque modo ai nuovi assessori di cominciare a lavorare e poi esprimeremo un giudizio nel merito". Queste le prime parole a caldo dell'assessore uscente Giulia Manzan, che assumerà il ruolo di capogruppo della Lista Fontanini. "La nota positiva – prosegue Manzan – è aver dato spazio a cinque donne nell'esecutivo e all'unificazione delle deleghe edilizia privata e pianificazione territoriale. Ciò che mi convince meno è la mole di deleghe in capo al neo sindaco, sinonimo evidente di scarsa fiducia nei componenti della sua squadra.  Poco condivisibile anche la scelta di non affidare ad un assessore la delega ai progetti europei, nonostante gli annunci di qualche giorno fa. In questo modo si corre il rischio di sminuire e far finire nel dimenticatoio un servizio importante, che ha raggiunto risultati lusinghieri per la città. Affidare i progetti europei, eventualmente, ad un consigliere delegato non è la stessa cosa".

Govetto

"Due le prime cose che colpiscono – spiega Giovanni Govetto di Fratelli d'Italia –: De Toni afferma che ha assessori “validissimi”, ma si tiene deleghe importanti e pesanti come il bilancio, il personale (sono circa 700 i dipendenti del Comune), le grandi opere. Forse all’interno della maggioranza non c’era gente ideonea a ricoprire questi referati? Poi è emblematico il compromesso trovato per accontentare le diverse correnti del Terzo polo. Le deleghe le sceglie un consigliere (Scalettaris, avvocato) per farle gestire al collega (Zini, ingegnere informatico). Un capolavoro.
Per ultimo, per accontentare alcuni appetiti e non turbare gli elettori si inventano singolari referati: al tempo libero, alla sicurezza partecipata, alla partecipazione e all'associazionismo, che evidentemente è diversa dagli eventi, dallo sport, dal sociale e dalle altre tematiche che riguardano le associazioni".
 

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