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Decisioni Ue

Cia Fvg: "Agricoltura di montagna a rischio con l'indennità compensativa dimezzata"

L'allarme lanciato dal presidente regionale Clementin: "Decisione miope della Comunità Europea che si aggiunge a fattori tecnici e burocratici". L'appello a Zannier

Lanciano un allarme gli agricoltori Italiani Fvg-Cia denunciando le difficoltà dell'agricoltura montana, fondamentale per la vita delle comunità alpine. "Quest’anno, per una serie di fattori tecnici e burocratici e per una evidente miopia della Comunità Europea, ci sarà una riduzione dell’indennità compensativa in una misura che, in taluni casi, è ben superiore al 50 per cento" denuncia il presidente regionale di Cia Franco Clementin. L'indennità compensativa consiste in un sostegno economico annuale basato sulla superficie posseduta, calcolato sulla base dei maggiori costi e minori ricavi dell'attività agricola esercitata in aree svantaggiate di montagna, rispetto ai costi e ricavi della medesima attività svolta in aree non soggette a disagi naturali. "L'agricoltura sembra tremendamente facile quando il tuo aratro è una matita e sei lontano migliaia di chilometri dal campo di grano - dice Clementin -, è questo che a Bruxelles continuano a non capire". Il presidente conclude: "L'agricoltura di montagna è fondamentale per la vita delle comunità alpine: garantisce il sostentamento a chi vive nelle terre alte, fornisce cibo, plasma il paesaggio, favorisce il turismo e conserva tradizioni. Ebbene – prosegue Clementin - molte aziende in Carnia già in difficoltà, rischiano di chiudere. Della questione abbiamo interessato l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier affinché intervenga con il ministro Francesco Lollobrigida e, quest’ultimo, si faccia parte attiva presso l’Ue per riparare, almeno in parte, alle storture create dagli euroburocrati".

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