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Globulandia: 400 visitatori alla mostra dedicata al sangue

Ha chiuso i battenti l'esposizione in sala Ajace, un progetto nazionale dedicato ad adulti e studenti delle scuole superiori. Uno strumento per promuovere il dono del sangue

Quasi 400 visitatori in dieci giorni di apertura. È un bilancio lusinghiero quello della mostra “Globulandia. Un’avventura in rosso”, l’esposizione dedicata al tema del sangue che ha chiuso i battenti il 29 novembre a palazzo D’Aronco. Complessivamente l’iniziativa ha richiamato l’attenzione di circa 380 persone, in particolare di oltre 270 alunni delle scuole secondarie di prime e secondo grado della città e della provincia, a cui va aggiunto oltre un centinaio di singoli cittadini. Quindici le classi che hanno “attraversato” l’originale allestimento a forma di vaso sanguigno, provenienti dalle scuole medie Manzoni e Uccellis, dai licei Percoto e Stellini, e dalla scuole medie di Pagnacco. Non stupisce il tanto interesse nei confronti della mostra, visto che Udine detiene il record europeo di donazioni di sangue.

“Fa piacere che la scelta di portare questa mostra a Udine sia stata apprezzata – sottolinea Furio Honsell, sindaco di Udine e vicepresidente della Rete Nazionale Città Sane OMS –. Si tratta di uno strumento molto importante per promuovere la cultura della donazione del sangue in particolare tra i giovani, anche qui da noi, dove l’abitudine al dono è radicata e molto sentita in tutto il territorio friulano”. L’esposizione, realizzata e promossa dalla rete nazionale Città Sane e dal Centro nazionale sangue (Cns), ha fatto tappa anche in città grazie a una collaborazione con il Comune di Udine e con l’Associazione friulana donatori di sangue, nell’ambito di un tour che ha coinvolto, oltre al capoluogo emiliano, anche Genova, Massa, Padova, Milano, Torino e Foggia.

Il percorso della mostra, caratterizzato da diversi materiali didattici ed esperimenti da realizzare dal vivo insieme con i ragazzi, ha permesso ai visitatori di intraprendere una vera e propria avventura sensoriale alla scoperta del valore del sangue per il corpo umano, ma anche di apprendere nozioni di biologia, storia della medicina, farmaceutica e volontariato sociale. La mostra è stata inoltre l’occasione per sottolineare e far comprendere ai ragazzi l’importanza di adottare e mantenere stili di vita sani, in particolare una corretta alimentazione e la pratica di una regolare attività fisica, fin da quando si è giovani. Un messaggio che è alla base del programma “Città Sane” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e che è stato ribadito dai medici pensionati volontari di FEDER.S.PEV. che sono intervenuti alla mostra.

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