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I Dolcetti apriranno il concerto di Steve Vai: «Per noi un riferimento assoluto»

Il 7 luglio, sul piazzale del Castello, la città ospiterà quello che è considerato il miglior chitarrista rock al mondo. Prima di lui il taglio del nastro della serata spetterà agli udinesi Gianni Rojatti ed Erik Tulissio

Gianni Rojatti ed Erik Tulissio, gli udinesi “Dolcetti”, apriranno il concerto di Steve Vai il prossimo 7 luglio in castello. Un riconoscimento importante alla loro professionalità. Abbiamo scambiato un paio di battute con Rojatti, che ci ha raccontato con quali sensazioni il duo si prepara a salire sul palco prima di un’icona dello spessore di Vai.

Steve Vai è considerato il più grande chitarrista rock al mondo. Come ti senti a dividere il palco con lui a presentare il tuo show in apertura al suo?
Felice. Perché Steve Vai è un musicista geniale, che ha contributo come pochi a far evolvere il linguaggio chitarristico. E riuscito a unire con il filo magico della sua musica mondi diversissimi: l'eclettismo di Frank Zappa, il punk di Jhonny Lydon dei Sex Pistols, il rock più duro di Whitesnake e David Lee Roth. E nei suoi dischi si è spinto persino oltre. Per me è un riferimento assoluto. Il fatto che abbia ascoltato il nuovo disco dei Dolcetti e deciso di averci, unica band in apertura in tutto il tour europeo, come spalla è un grandissimo onore. 

Cosa suonerete con i Dolcetti nel vostro show di apertura?
Presenteremo in anteprima assoluta alcune anticipazioni del nostro nuovo disco "Arriver". Più qualche nostro cavallo di battaglia. Ma abbiamo confezionato uno show ad hoc per questo evento speciale.

Hai mai suonato nel Piazzale del Castello di Udine?
Si, tantissimi anni fa. Con una delle mie prime band, i Pescherecci Azzurri. Ero poco più che adolescente e in quegli anni passavo le giornate a esercitarmi sulla chitarra. Steve Vai era uno dei musicisti che ammiravo e studiavo di più. Pensare dopo tanti anni di tornare a  suonare lì, in quella cornice meravigliosa,  dividendo il palco con lui e davvero suggestivo.

Una bella soddisfazione insomma.
Assolutamente. Non da meno mi stimola e motiva il fatto di poter suonare la mia musica di fronte a un pubblico colto e attento come quello di Steve Vai. Ma di tutto questo non posso comunque che ringraziare Azalea Promotion, organizzatore dell'evento, il promoter locale che è stato risolutivo affinché  tutto si concretizzasse. Azalea si è sempre spesa perchè i grandi eventi che organizza fossero anche una vetrina qualificante per gli artisti più meritevoli del territorio.

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