"Un misteri furlan": lo spettacolo su Giorgio Mainerio chiude il Mittelfest 2020
A chiudere il Mittelfest 2020 ci sarà lo spettacolo che racconta la personalità, la vita e le eresie di Giorgio Mainerio (Parma, 1535-Aquileia, 1582), "Un misteri furlan".
L'evento
Lo spettacolo è prodotto da ARLeF - Agenzia Regionale per la Lingua Friulana - e Mittelfest, ed è in programma per l'ultima giornata del festival, domenica 13 settembre.
Chi era
Musico, sacerdote e, forse, negromante, Mainerio ebbe fama europea per il suo Primo libro de’ balli. Sua la notissima Scjaraçule Maraçule. “Lo spettacolo teatrale e musicale, costruito con parole, suoni, corpi e immagini, restituisce la vicenda che vide Mainerio inquisito per eresia nel 1563 - spiega Marco Maria Tosolini, direttore artistico e autore della drammaturgia dell’opera, nonché regista insieme all’attore e drammaturgo Paolo Antonio Simioni -. La sua figura è emblematica della complessità oscura e visionaria del ‘500 friulano, in cui colto e popolare si fondono in un mistero alle volte insondabile, restituendo alla storia di questa terra aspetti di estremo fascino”.
Lo spettacolo
Gli episodi fondamentali della vita di Mainerio - fra frequentazioni indebite (circoli occultistici, presunte streghe, tabernae di malaffare) e l’argomentare con un inquisitore - scorrono attraverso un linguaggio artistico attuale. Due polarità musicali - una di musica antica e una di musica tastieristica elettroacustica - quattro attori e una figurante agitano una scena arricchita da landscapes sonori elettronici e videomapping. L’audio in esafonia contribuisce a creare particolari effetti sensoriali. Lo spettacolo - che dà conto del contesto plurilinguistico e pluriculturale del nostro territorio – si manifesta come un’opera videoteatrale realizzata in varie location friulane, che solo alla fine prende “corpo” sul palco. Il pubblico sarà parte attiva della pièce. Trattandosi però di un Misteri, non è possibile svelare in anticipo in che modo.