Da Monet a Kandinskij, i sette passi per spiegare La forma dell'infinito
50 opere con veri capolavori dell’arte moderna e contemporanea firmati da Monet, Cézanne, Matisse, Kandinskij, Boccioni, Picasso, Vedova, Fuchs, Sisley, Kupka, Lentulov, Nesterov e molti altri ancora. Le sale di Casa Cavazzini, museo di arte moderna e contemporanea di Udine, ospiteranno dal 16 ottobre 2021 la mostra La forma dell'infinito. Una mostra che ha il sostegno di Regione Fvg e Promoturismo Fvg, della Fondazione Friuli ed è realizzata con il sostegno speciale di Gruppo Hera Amga Energia e Servizi.
Le prenotazioni per le visite sono già aperte, via telefono 04321279127, via email prenotazioni@laformadellinfinito.it o attraverso l’apposito modulo presente sul sito dedicato www.laformadellinfinito.it. La mostra resterà aperta il lunedì dalle 14 alle 18, il martedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 18, il venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 19 e trenta.
Il biglietto di ingresso costerà 12 euro con audio guida disponibile in tre lingue - italiano, inglese. tedesco - 15 euro con guida, con offerte per scolaresche, gruppi e famiglie.
Le anticipazioni
La forma dell'infinito
Una chiave per entrare nell’arte moderna e contemporanea, scoprendone l’intenzione fondamentale, quella di rendere visibile che in ogni angolo del mondo, dietro la prima apparenza delle cose, specialmente dentro l’essere umano, abita un’immensa aspirazione a trovare l’infinito. Ma anche, quando si pensa di non poterlo trovare, una acerba pena.
Ruota attorno a questo concetto “La forma dell’infinito”, l’esposizione internazionale organizzata dal Comune di Udine e dal Comitato San Floriano di Illegio, che sarà ospitata, a partire dal 16 ottobre 2021 a Casa Cavazzini Museo di arte moderna e contemporanea di Udine. La mostra, che sarà visitabile fino al 27 marzo 2022, era stata presentata, per la prima volta il primo marzo nella sede dell'amministrazione comunale alla presenza del sindaco di Udine, Pietro Fontanini, degli assessori alla Cultura, Fabrizio Cigolot, e al Turismo e grandi eventi, Maurizio Franz, dell'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, oltre ovviamente al curatore della mostra don Alessio Geretti.
“Il desiderio di tutto ciò muove l’evoluzione – ha spiegato Geretti –, stimola le arti e inquieta il cuore. L’arte dà forma a questa tensione incantevole e misteriosa, rappresentando intuizioni, enigmi, nostalgie, ricerche, preghiere o, per chi vede solo la materia e il tempo che sfugge, il dolore di una finitezza senza prospettive e senza senso. La sfida di ogni arte, specialmente nell’età moderna e contemporanea, è far venire alla luce che l’uomo è una gigantesca domanda di infinito. Nella mostra linee, colori e materie hanno il potere di farcelo sfiorare”.
Da Monet a Matisse, da Kandinskij a Boccioni
Negli auspici degli organizzatori, la mostra “condurrà decine di migliaia di visitatori tra le sale di Casa Cavazzini – ha proseguito don Alessio –, in contatto privilegiato con opere da capogiro, quasi 70 provenienti dai musei di tutta Europa”. A Udine don Geretti promette infatti di far arrivare opere firmate dai più grandi geni dell’arte degli ultimi due secoli. Cinquanta capolavori, molti dei quali appartengono ai più importanti protagonisti dell’arte negli ultimi due secoli: Claude Monet, Paul Cézanne, Alfred Sisley, Henri Matisse, Dante Gabriele Rossetti, Michail Nesterov, František Kupka, Vasilij Kandinskij, Aristarch Lentulov, Natal’ja Gon?arova, Odilon Redon, Maurice Denis, Jacek Malczewski, Mikalojus ?iurlionis, Nikolaj Rerich, Medardo Rosso, Umberto Boccioni, Pablo Picasso, Emilio Vedova, Ernst Fuchs, Hans Hartung e altri ancora. Mai Udine ha visto tanti giganti del bello darsi convegno in una mostra che smuove opere da nove paesi d’Europa, collegando la città friulana con straordinarie capitali culturali
“In sette passi la mostra infiammerà i sensi e il pensiero – conclude il curatore – scenari che evocano il senso dell’immensità, l’esperienza del tempo che passa e il desiderio dell’eternità, la nostra coscienza, sempre drammaticamente in bilico tra finito e infinito; gli artisti che hanno inteso farci vedere lo slancio verso l’infinito. Ma anche quelli che invece lamentano che siamo condannati a un’insostenibile finitezza e, infine, due possibili vie, quella nostra per sfiorare l’infinito e quella del Mistero che decide di venirci incontro”.
Il viaggio dell'infinito
Di vero e proprio viaggio ha parlato il sindaco. “Da anni - ha dichiarato Fontanini - il nome di don Geretti e del Comitato San Floriano di Illegio sono, a livello internazionale, sinonimo di un’arte intesa non solo nella sua dimensione figurativa, ma come sintesi di tutti quegli ambiti intellettuali e spirituali ai quali, da sempre, l’uomo dedica le sue migliori energie alla ricerca del senso profondo del nostro esistere. Ed è un vero e proprio viaggio quello attraverso il quale ci condurrà Don Geretti, ideatore e curatore della grande esposizione di capolavori provenienti da tutto il mondo che questa amministrazione ha l’onore di organizzare nella città di Udine a partire dal prossimo mese di ottobre; un viaggio alla ricerca di noi stessi”.