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Fondo di garanzia per gli agricoltori contro tutte le calamità naturali

Ne hanno discusso in una tavola rotonda assieme all'assessore regionale Caludio Violino esponenti del mondo agricolo, delle cooperative e delle assicurazoni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Un Fondo di garanzia per superare le calamità naturali (gelo compreso) e le crisi di mercato, è un’assoluta priorità per gli agricoltori. Ne hanno convenuto in un recente incontro con l’assessore regionale alle risorse rurali, Claudio Violino, Giorgio Giacomello, presidente di Fedagri Fvg-Confcooperative Fvg, il responsabile del settore agricolo di Confcooperative nazionale, Pier Luigi Romiti, il presidente del Comitato Cooperazione Agricola Europea, Paolo Bruni; Tiziano Portelli, presidente di Assicura (società plurimandataria di intermediazione assicurativa delle Bcc, Confcooperative e Confartigianato) e Luigi Gazzola di VH Italia (compagnia mandante di Assicura con 6,15 mld di euro assicurati in Italia, nel 2011).

Il Fondo, compartecipato dagli stessi agricoltori, dovrà intervenire nei momenti in cui, per vari motivi, il  livello dei prezzi di mercato rende impossibile l’equilibro economico e finanziario delle imprese agricole. «La situazione economica impone la necessità di strumenti nuovi, che permettano all’agricoltore di affrontare con più serenità i momenti di crisi di mercato e di scarsa remunerazione del prodotto. L’imminente revisione della Pac può essere l’opportunità per sviluppare questi nuovi strumenti», spiega Giacomello. Bisogna rafforzare la capacità d’intervento in situazioni di crisi, agendo con strumenti, anche di tipo assicurativo, che intervengano non solo per le calamità atmosferiche, ma anche nelle crisi determinate da fluttuazioni di prezzo. La nuova Pac, infatti, privilegerà la tutela del reddito agricolo attraverso strumenti assicurativi e fondi di mutualità.

A partire dal 2013, inoltre, il Fondo di solidarietà nazionale (che attualmente interviene, a posteriori, nel sostegno alle aziende investite da calamità naturali), resterà senza risorse.
Si tratta di una svolta epocale che richiede un cambio di mentalità profondo da parte degli agricoltori, al fine di utilizzare al meglio le nuove opportunità messe a disposizione dall’Ue. «I rischi da eventi atmosferici per gli agricoltori diventano sempre più specifici e, di conseguenza, hanno bisogno di forme assicurative sempre più specializzate», sottolinea Gazzola. «Dobbiamo allontanarci dalle assicurazioni mono rischio e orientarci verso le multi-rischio. Un’azienda orientata al futuro non accetta più l’idea di un’assicurazione solo contro il gelo o la grandine».

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